La mostra 'Romagna sfigurata' della
fotografa forlivese Silvia Camporesi, allestita nelle sale di
Palazzo del Monte di Pietà, sede della Fondazione Cassa dei
Risparmi di Forlì, è stata prorogata fino a domenica 30 giugno,
con ingresso libero, a seguito della grande affluenza di
pubblico.
L'esposizione propone un reportage dall'importante valore
artistico che documenta l'impatto ambientale delle frane e
rivela una evidente e inevitabile modifica del paesaggio agrario
e boschivo, avvenuto nel maggio 2023, quando l'alluvione colpì
un vasto territorio compreso fra i comuni del circondario
imolese fino a quelli del territorio cesenate. La rassegna è il
frutto di un progetto promosso dalla Associazione Nuova Civiltà
delle Macchine di Forlì, sulla base di un'idea sviluppata da
Camporesi con l'architetto paesaggista Sauro Turroni (consulente
scientifico e curatore della mostra), sostenuto da Strategia
Fotografia 2023 promosso dalla Direzione Generale Creatività
Contemporanea del Ministero della Cultura.
La mostra presenta 30 immagini, venti delle quali andranno ad
arricchire la collezione fotografica dei Musei di Rimini, ed è
l'esito di un lavoro che ha coinvolto una équipe di geologi
della Regione Emilia-Romagna, i quali hanno messo a disposizione
le mappe delle zone colpite e hanno realizzato un video,
attraverso l'uso di droni, che rivela come le frane abbiano
modificato il paesaggio.
Silvia Camporesi (1973), laureata in filosofia, attraverso i
linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che
traggono spunto dal mito, dalla religione e dalla vita reale.
Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio
italiano.
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