Sono stati inaugurati nuovi spazi
del Palazzo Reale di Napoli: il Belvedere, il Museo della
Fabbrica, con la nuova biglietteria e accoglienza nel cortile
d'Onore e la mostra temporanea 'Quattro secoli di storia: la
fabbrica di Palazzo Reale'.
"Rileggere il divenire di Palazzo Reale nel tempo non è solo
un riepilogo delle variazioni stilistico-architettoniche
susseguitesi, ma è anche un viaggio nelle viscere della storia
di Napoli e del suo modo d'essere capitale di un regno. Auguro
che la nuova prospettiva offerta da questa lodevole iniziativa
culturale contribuisca ad ampliare l'orizzonte con cui si guarda
alla meravigliosa realtà di questa città", è il commento del
ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha visitato le
nuove aree con il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani.
Il Museo della Fabbrica (concepito da Epifani, progettato
dall'architetto Giovanni Francesco Frascino) è in asse con
l'ingresso di Piazza del Plebiscito, è un'esposizione permanente
che costituisce un percorso introduttivo alla visita. Collocato
al pianterreno racconta la storia del palazzo attraverso
l'esposizione di opere e installazioni audiovisive che ne
illustrano le trasformazioni anche attraverso rilievi 3D.
Visibili in teche sospese i modellini ottocenteschi restaurati
degli architetti Antonio Niccolini e Gaetano Genovese. Al piano
nobile, nella Galleria del Genovese, fino al 3 settembre, è
allestita la mostra curata da Epifani con l'allestimento
dall'architetto Stefano Gei. Le opere sono in prestito in gran
parte da istituzioni museali statali napoletane: Museo di San
Martino, Museo di Capodimonte, Archivio di Stato di Napoli,
Biblioteca Nazionale, Reggia di Caserta. Altre provengono da
collezioni pubbliche e private di Napoli (Gallerie d'Italia e
Museo Civico Gaetano Filangieri), Roma (Galleria Carlo Virgilio
& C.) e Firenze (Musei del Bargello). I due dipinti di Antonio
Joli appartengono alla collezione di Lord Montagu di Beaulieu in
Inghilterra, restaurati grazie al finanziamento dal Palazzo
Reale di Napoli. Il Belvedere è incastonato sul tetto di Palazzo
Reale che affaccia sul Molosiglio. Un itinerario inusuale
attraverso i sottotetti condurrà al torrino, mai aperto al
pubblico da quando è stato costruito nel 1837, che dal mese di
settembre sarà inserito nei percorsi di visita guidati. Sono
durati un anno e sei mesi, i lavori affidati all'arch. Francesco
Delizia, diretti dall'architetto Almerinda Padricelli, che hanno
permesso di riaprire questa parte del palazzo, non restaurata
nel 2016. "Le inaugurazioni di oggi - ha affermato Massimo
Osanna, Direttore generale Musei - confermano il successo delle
politiche di valorizzazione del Palazzo Reale di Napoli, sempre
più dinamiche, propositive e aperte alla città. La ricca
programmazione di mostre e l'apertura di nuovi spazi e percorsi
rappresentano buone pratiche in linea con gli obiettivi del
Sistema museale nazionale, coordinato dalla Direzione generale
Musei, nell'ottica di un'offerta culturale sempre più ampia,
inclusiva e accessibile".
"Il nostro obiettivo è quello di recuperare ogni traccia
esistente della storia di Palazzo Reale e raccontarla al
visitatore, per ricostruire l'identità di un luogo così
stratificato - ha aggiunto Mario Epifani - Il palazzo è
diventato, complice la vicinanza del Teatro di San Carlo e della
Biblioteca Nazionale, una sorta di hub culturale, luogo
inclusivo e sede di attività non esclusivamente legate alla
visita del museo. Anche grazie a questo nuovo spazio espositivo
e di accoglienza, Il Cortile d'Onore diventerà una vera e
propria agorà, quasi un pendant più raccolto di piazza del
Plebiscito: un luogo di incontro e di eventi, aperto alla
città".
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