"Una famiglia per Ancona. La
donazione Mengoni-Ferretti" è il titolo della mostra, inaugurata
il 24 luglio ad Ancona, che racconta, attraverso una selezione
di ritratti, vedute e altre opere, in parte donati al Comune di
Ancona e in parte provenienti dalle raccolte della Pinacoteca
Civica Francesco Podesti, la storia di una delle più importanti
famiglie delle Marche, presente nel capoluogo fin dal XIII
secolo.
L'esposizione, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2025, è
costruita a partire dal lascito di ritratti di membri della
famiglia Ferretti donati al Comune nel 2019 dall'ingegner
Ottavio Ferretti, e racconta la storia della grande famiglia
dorica. Nel XV secolo sono stati committenti di Piero della
Francesca, Carlo Crivelli e Andrea Lilli; nel XVI secolo sono
protagonisti della storia dell'arte e dell'architettura. Hanno
coinvolto artisti del calibro di Antonio da Sangallo e
Pellegrino Tibaldi nella realizzazione del grande palazzo sul
Colle Guasco oggi sede del Museo Archeologico Nazionale delle
Marche.
Costruita per nuclei cronologici, la mostra mescola le opere
della donazione Ferretti-Mengoni con pezzi eccezionali legati
alla famiglia e provenienti dai depositi della Pinacoteca Civica
'Francesco Podesti'. Spiccano, tra gli altri, le tele di Andrea
Lilli (Veduta di Ancona), il Ritratto del Cardinale Gabriele
Ferretti di Francesco Podesti e l'insolito Albero genealogico
dei Conti Ferretti, dominato da una bella veduta del porto di
Ancona scelta come immagine di copertina. Ma, anche, ritratti di
condottieri, capitani di mare, coppie eleganti, dame
settecentesche. Un vero tuffo nella storia del costume e della
rappresentazione, dominato da un tocco femminile: gran parte dei
personaggi ritratti, infatti, sono donne.
La mostra è a cura di Luigi Gallo, direttore scientifico della
Pinacoteca Podesti di Ancona e del Palazzo Ducale di Urbino
Direzione regionale Musei nazionali delle Marche e di Luca
Baroni, direttore Rete Marche Nord. "La mostra che si apre alla
Mole Vanvitelliana - ha sottolineato Gallo - è un importante
tassello di un percorso che investe tutta la regione e
restituisce ai cittadini e ai visitatori di Ancona lo spaccato
di un periodo cruciale della storia del gusto e del
collezionismo in città".
"Una mostra che prende le mosse da un lascito prezioso, che
permette non solo di arricchire il patrimonio collettivo con
tredici nuove opere ma - ha sottolineato l'assessora alla
Cultura del Comune di Ancona Anna Maria Bertini, insieme ai
curatori Luigi Gallo e Luca Baroni e da Gabriele Ferretti, unico
erede ad Ancona della storica dinastia - ma anche di
ricostruire, una parte affascinante della storia di Ancona". E
uno dei tasselli di un percorso culturale che vedrà la ripertura
della Pinacoteca Podesti il 14 febbraio 2025, il ritorno ad
Ancona del Premio Marche, una mostra dedicata all'incisore
tedesco Albrecht Durer e la partecipazione di alcune prestigiose
pale della Pinacoteca alla mostra per l'apertura dell'anno
giubilare a Roma.
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