Il Sommoportico e i Propilei del
Vittoriano torneranno a essere visitabili a partire dal 26
luglio. Lo annuncia il ministero della Cultura in una nota, in
cui viene anche riportato che stamattina il ministro Gennaro
Sangiuliano e la direttrice del Vittoriano e Palazzo Venezia,
Edith Gabrielli, hanno visitato l'area.
Nello spazio, chiuso da anni, è stato effettuato un
intervento mirato di ripristino delle condizioni di sicurezza e
di manutenzione dei marmi. L'accesso all'area è compreso nel
biglietto complessivo del Vive - Vittoriano e Palazzo Venezia,
la cui validità è di 7 giorni, e arricchisce l'esperienza dei
visitatori, che potranno apprezzare ulteriormente la
magnificenza del progetto di Giuseppe Sacconi.
"Dopo anni di chiusura, questi luoghi tornano accessibili al
pubblico, permettendo a cittadini e turisti di riscoprire e
apprezzare uno dei monumenti più significativi d'Italia e
simbolo dell'identità nazionale. La visita a questo sito
consente ai cittadini italiani di ritrovare le ragioni
dell'essere popolo e comunità nazionale. Da tempo, il MiC è
impegnato nell'opera di cura e valorizzazione di nuovi spazi",
ha dichiarato il ministro Sangiuliano.
"La riapertura del Sommoportico e dei Propilei del Vittoriano
è un esito delle politiche di valorizzazione dei musei italiani,
condotte nel segno della messa in sicurezza e della
conservazione, ma al contempo della massima apertura alla
pubblica fruizione. L'apertura di questi spazi, che al contempo
permette di apprezzare e meglio comprendere il monumento e di
godere di splendide vedute su Roma, secondo molteplici
angolazioni, rientra fra gli obiettivi del Sistema museale
nazionale, coordinato dalla Direzione generale Musei,
nell'ottica di un'offerta culturale sempre più ampia e integrata
nel tessuto urbano", ha detto il direttore generale Musei,
Massimo Osanna.
"L'apertura del Sommoportico e dei Propilei rappresenta un
ulteriore e importante risultato di una più ampia, profonda e
articolata operazione di recupero critico. Attentamente studiata
e progettata, l'operazione ha avuto un momento cardine lo scorso
anno con il restauro della zona centrale del Vittoriano, dove si
trova il lungo e per certi versi straordinario fregio di Angelo
Zanelli che orna l'Altare della Patria. Questa nuova fase mira a
valorizzare il progetto dell'architetto Sacconi. Al momento di
aggiudicarsi il concorso, nel 1884, Sacconi aveva appena
trent'anni e propose alla giovanissima Nazione un linguaggio
molto innovativo, che trova le proprie radici nella classicità e
ancor più nel recupero del Rinascimento maturo di Donato
Bramante nel Cortile del Belvedere. Quella di Sacconi fu
un'azione importante, per certi versi decisiva, che proprio nel
Sommoportico e nei Propilei si coglie nella sua massima
espressione", ha affermato la direttrice Gabrielli.
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