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'Change! Ieri, oggi, domani. Il Po' per riflettere sul clima

'Change! Ieri, oggi, domani. Il Po' per riflettere sul clima

Fino al 13 gennaio 2025 a Torino a Palazzo Madama

TORINO, 31 luglio 2024, 16:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una mostra dal forte impatto scenografico che attraverso dipinti, fotografie, illustrazioni, cartografie storiche e infografica, racconta i temi essenziali del cambiamento climatico a partire dalla storia millenaria e dall'evoluzione del Po, offrendo un'occasione di riflessione più ampia sulla crisi globale attuale. S'intitola Change! e si terrà sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica a Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica di Torino fino al 13 gennaio 2025. Il progetto nasce in dialogo con l'assessorato alla Cura della città, Verde Pubblico e sponde fluviali della Città di Torino e dalla collaborazione tra Palazzo Madama e fondamentali partner nazionali, da sempre impegnati sui temi della conservazione e tutela ambientale, in primis l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AbdPo) e l'Agenzia Interregionale per il fiume Po (A.I.Po) insieme alle Riserve della Biosfera del Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande. Accanto a essi gli interpreti torinesi, dal Politecnico di Torino all'Università degli Studi di Torino, allo European Research Institute che quotidianamente portano avanti la ricerca e lo studio del Po e dell'acqua in generale da prospettive disciplinari diverse, e con la media partnership di Rai Radio3. Il progetto espositivo punta l'attenzione sul tema dell'acqua e in particolare sul Grande Fiume e analizza le potenziali soluzioni messe in atto sul territorio dai diversi enti di ricerca e di tutela del Po: 652 chilometri di lunghezza, 141 affluenti, quasi 87.000 chilometri quadrati di bacino idrografico, 19.850.000 di abitanti, il 37% della produzione agricola italiana, il 55% dell'industria zootecnica nazionale. La mostra, curata da Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni C.F. Villa, si inserisce in un più ampio progetto che Palazzo Madama dedica per tutto il 2024 ai temi dei diritti dei popoli e dell'autodeterminazione, del clima e dell'Europa.
   
   

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