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Da Penelope a Lai in mostra, "essere è tessere"

Da Penelope a Lai in mostra, "essere è tessere"

Al Parco archeologico l'esposizione sull'eroina omerica

ROMA, 18 settembre 2024, 15:25

Redazione ANSA

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Un archetipo contemporaneo, un mito moderno, un emblema da sempre fonte di ispirazione per il mondo femminile, personificazione di donna protagonista mai ancillare, anzi. Fedele ma scaltra, matrona dalla personalità sfaccettata che trasforma le sue doti muliebri in armi da difesa, se non di attacco.
    Da quando è stata creata nell'VIII secolo avanti cristo dal genio omerico la figura di Penelope è stata fonte di ispirazione per studiosi ed artisti: ora è il Parco Archeologico del Colosseo che le dedica una mostra che, attraverso una cinquantina di opere, ripercorre un mito che, sottolinea da direttrice del Parco, Alfonsina Russo, "resiste da secoli", attraverso celebrazioni letterarie e visive i questa donna "protagonista del proprio destino".
    L'esposizione, che si snoda tra gli spazi delle Uccellerie Farnesiane e del Tempio di Romolo nella zona archeologica, mette in mostra alcuni marmi, come l'altorilievo di una Penelope dolente di età imperiale (proveniente dalla Vigna di san Sebastiano sulla via Appia), alla Coppa di Nestore uno straordinario, anche se in origine modesto, oggetto: un vaso del 730 avanti cristo, ritrovato una settantina di anni fa ad Ischia che ha incisi alcuni versi dell'Odissea, a testimonianza di quanto il poema omerico fosse da subito già molto diffuso nel Mediterraneo. Ci sono alcuni affreschi provenienti da Pompei e c'è un omaggio a Maria Lai (in collaborazione con l'Archivio e la Fondazione Maria Lai), l'artista sarda che ha realizzato nel corso della sua carriera numerosi libri di stoffa, esplorando il legame tra l'inchiostro e il filo, il rapporto tra tessitura e scrittura: una moderna Penelope, insomma, che incarna il suo motto "essere è tessere" .
    Curata da Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, con l'organizzazione di Electa, alla mostra, aperta da domani al 12 gennaio 2025, si affiancherà anche un programma di incontri: Esistere come donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili ideato e realizzato da Electa con la Fondazione Fondamenta e con Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni. Gli incontri si terranno nel Foro Romano presso la Curia Iulia, fino al 14 dicembre.
    Il primo incontro sarà sabato 21 settembre (alle 11.30) e sarà un reading (Dell'amare, del cucire) con Isabella Ragonese. Il ciclo di incontri beneficerà, tra gli altri, anche di un intervento video di Margaret Atwood.
    Alla mostra si accompagna il catalogo pubblicato da Electa, che riedita anche nella collana Pesci Rossi Le ragioni dell'arte (2002), dialoghi tra Giuseppina Cuccu e Maria Lai.
   

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