Una ricerca che spiega come le
tecnologie più avanzate trasformeranno il settore della cultura.
Si potrebbe definire così "To be: il futuro digitale della
cultura. Visioni, strategie e parole chiave per il Web 3", un
paper - presentato durante la Rome Future Week - che fa la
sintesi delle riflessioni emerse durante alcuni incontri
organizzati da Fondazione Kainòn Ets in collaborazione con
associazione Civita, Pts, e con il sostegno di ICOM Italia.
Per Web3 si intende la generazione di Internet che si basa
sulla tecnologia blockchain, ovvero una sorta di libro mastro
con informazioni condivise e immutabili. Un modello che sta già
cambiando il mondo della cultura e per questo richiede una
formazione specifica per gli operatori del settore.
Grazie alle nuove tecnologie si potrebbero sviluppare nuove
forme di personalizzazione dell'apprendimento, fornendo agli
studenti maggiore controllo sui propri percorsi attraverso
esperienze personalizzate, coinvolgenti e interattive. Tra gli
strumenti che potrebbero essere utilizzati: realtà virtuale e
aumentata, narrazione interattiva e gamification.
Un altro argomento trattato nello studio è l'intelligenza
artificiale. Ma viene esplorato anche il concetto di 'phygital',
ovvero la fusione di esperienze fisiche e digitali in vari
aspetti della vita, incluso il mondo culturale, che può aprire
nuove frontiere - per fare un esempio - quando si parla di
accessibilità.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA