(di Laura Valentini)
Arrivano ai Musei Vaticani 'Anima
dannata' e 'Anima beata', due capolavori giovanili di Gian
Lorenzo Bernini, opere notissime ma difficilmente visibili al
pubblico perché la loro sede abituale è l'Ambasciata di Spagna
presso la Santa Sede a Roma: l'esposizione ha luogo in occasione
del Giubileo e dal 19 novembre si protrarrà sino al 31 gennaio
2025.
Le due sculture sono state realizzate nel 1619, quando
l'artista aveva appena 21 anni, e rappresentano ciascuna un
volto scolpito nel marmo che ritrae una condizione dello
spirito: una donna dal volto estatico, in contemplazione verso
l'alto della Grazia celeste, è l'anima approdata, o sulla via,
della salvezza eterna, mentre l'uomo con il viso deformato da un
ghigno di angoscia che guarda verso il basso rappresenta l'anima
di fronte alla prospettiva della dannazione eterna. Per
ritrarlo, spiega la curatrice della mostra Helena Pérez
Gallardo, si narra che Bernini si fosse posto davanti a uno
specchio lasciando che la sua mano fosse bruciata dal fuoco di
una candela: da lì l'artista realizzò lo schizzo a modello
dell'opera.
Realtà o leggenda che sia, le due teste poste una di fronte
all'altra rappresentano un 'memento mori' di grande efficacia
artistica. A commissionarle fu Pedro de Foix de Montoya,
chierico letterato dell'Arciconfraternita della Santissima
Resurrezione di Cristo Redentore, con sede nella chiesa di San
Giacomo degli Spagnoli, che con ogni probabilità incaricò
Bernini di lasciare i due busti all'istituzione dopo la sua
morte. Per i membri di quest'ultima, la meditazione sul paradiso
e sull'inferno era uno degli aspetti centrali della devozione.
"Bernini è stato il grande regista del Barocco", sottolinea
Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani in occasione della
presentazione della mostra. Un periodo artistico che in Vaticano
"trova le sue massime espressioni grazie alle opere da lui
realizzate": per questo i Musei hanno accolto "con entusiasmo"
la proposta dell'ambasciatrice di Spagna presso la S.Sede Isabel
Celaà Diéguez di esporre le Anime del Bernini, opere "che
testimoniano la sorprendente capacità tecnica e artistica"
dell'artista fin dalla gioventù, sottolinea Jatta che è stata
anche curatrice della mostra, accolta in una sala a parte negli
spazi della pinacoteca vaticana.
L'esposizione ha anche un risvolto benefico: il ricavato
della vendita del catalogo sarà devoluto alle vittime
dell'alluvione di Valencia, "una grandissima tragedia frutto del
cambiamento climatico che ha provocato un'ingente perdita di
vite umane e beni", afferma l'ambasciatrice Isabel Celaà
Diéguez.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA