'Nuove rotte per la cultura' è il
titolo del dossier con cui Savona si candida a capitale italiana
della cultura 2027, un progetto che mette al centro il Mar
Mediterraneo e la sua cultura. È stato presentato stasera al
Teatro Chiabrera di Savona dove sono saliti sul palco 41 sindaci
dei 41 Comuni aderenti "per rappresentare la compattezza del
territorio".
A illustrare il dossier è stato il direttore di Savona 2027
Paolo Verri, che ha coinvolto le principali istituzioni, le
personalità e i partner del progetto: dall'Università di Genova
alla Fondazione De Mari, dall'Unione Industriali della provincia
di Savona alla Fondazione Cima, dalla Curia all'Autorità di
sistema portuale del Mar Ligure Occidentale fino alla Camera di
Commercio. Tra i protagonisti anche il conduttore a autore
televisivo Fabio Fazio e il presidente di Isybank Francesco
Profumo.
La candidatura di Savona parte dal suo mare e dal porto che
ha contribuito a plasmarne l'identità, da un sorprendente
entroterra, dalla vocazione turistica delle sue riviere e
dall'eredità culturale di quattro donne coraggiose e
innovatrici: la cantante lirica di fama mondiale Renata Scotto,
una delle 21 donne della Costituente Angiola Minella, la
scrittrice e donatrice alla città di una delle più importanti
collezioni di arte contemporanea Milena Milani e la prima
scultrice ad esporre alla Biennale di Venezia con una personale
Renata Cuneo, per creare 'ponti' e connessioni affrontando
contraddizioni locali e sfide globali.
Le 'nuove rotte' per la religione porteranno alla
realizzazione di una nuova opera per la Cappella Sistina,
costruita dal savonese Papa Sisto IV, individuata da un bando di
concorso per artisti internazionali che avranno il compito di
tradurre in linguaggio artistico contemporaneo il tema della
vita e della morte.
"Il dossier è il punto di arrivo di un percorso entusiasmante
e ricchissimo - commenta il sindaco di Savona Marco Russo -. La
città e i sindaci del territorio hanno risposto 'presente',
perché vogliono guardare con fiducia al loro futuro. Ma è anche
un punto di partenza, perché traccia una rotta: ci mette in
relazione con altre realtà, del Nord ovest, dell'intero Paese,
del Mediterraneo, e così ci aiuta ad affrontare le sfide più
avanzate".
"La candidatura di Savona è quella di una città del Novecento
che ha deciso di affrontare con coraggio e come comunità intera
le sfide del prossimo millennio - sintetizza Verri -:
solitudine, cambiamento climatico, invecchiamento della
popolazione, competenze culturali e tecnologiche".
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