"Capodimonte ha una 'squadra'
finalmente più grande e più forte. Era dal secolo scorso che non
si registrava un ingresso di personale qualificato così
importante". Lo ha annunciato il direttore del Museo e Real
Bosco Eike Schmidt presentando tutti gli arrivi del 2024 e la
nuova brand identity del Museo.
"Un dato per tutti: siamo passati negli ultimi mesi da uno a
sei funzionari storici dell'arte. In un museo come Capodimonte
da un ventennio mancava un curatore dell'arte del Seicento, così
come uno specialista che si occupasse del Gabinetto disegni e
stampe, che custodisce i capolavori di Raffaello e Michelangelo,
di fatto quasi sempre inaccessibile. Con l'arrivo di studiosi
giovani e motivati il museo torna ad essere un centro di ricerca
sulla storia e l'identità del Mezzogiorno e dell'Europa come
confermano le nuove scoperte su Caravaggio a Napoli del nostro
Vincenzo Sorrentino" ha sottolineato Schmidt.
"Anche la macchina amministrativa è quasi al completo. Tutti
insieme siamo pronti ad un 2025 di grandi cambiamenti e
riaperture che vogliamo condividere con la città. Con il
procedere puntuale dei lavori di efficientamento della Reggia e
gli interventi nel Real Bosco dove cresceranno le aree aperte al
pubblico ed attrezzate, la nuova Capodimonte è più vicina. Il
primo segno è una brand identity inedita e un logo, nato da un
giglio angioino, poi farnese e infine borbonico, quindi
profondamente napoletano".
Non a caso il video di presentazione del nuovo logo si chiude
con lo slogan 'Capodimonte è Napoli'. Il marchio, realizzato da
Magister Art, reinterpreta l'immagine del giglio iscrivendolo
nella lettera C.
Sul versante dei lavori nuova luce su Masaccio, Bellini,
Botticelli, Parmigianino, Raffaello: è stato riaperto con il
nuovo impianto di illuminazione (già adottato nella sala 62) il
corridoio centrale del primo piano, i visitatori ritroveranno un
percorso denso di capolavori, dalla sala 5, dove è esposta la
Crocifissione di Masaccio, alla 20 che ospita le opere di
Carracci. L'innovativa illuminotecnica a risparmio energetico,
studiata per il museo, è già in funzione nell' Appartamento
Reale e nel Salone delle Feste (nuovamente visitabile dal 5
dicembre) che ospiterà il 9 dicembre alle 20.00 lo spettacolo
'Napul'èra' sulla canzone napoletana da Mercadante a Pino
Daniele, apertura della sezione performativa 'Capodimonte in
scena', con Enzo Decaro e i maestri Pietro Cantisani e Marco
Ielpo alle chitarre.
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