Cinema e teatro in lutto per la
scomparsa dell'attore Corrado Olmi, che si è spento la mattina
del 29 dicembre in un ospedale di Roma dove era ricoverato per
una patologia aggravata dal Covid. Oltre 50 anni di carriera,
Olmi aveva mosso i primi passi nelle filodrammatiche della sua
città natale, Jesi (Ancona), sullo stesso palcoscenico - quello
del Teatro Pergolesi - da cui prese il volo Valeria Moriconi. Ed
assieme a Valeria e al marito Aldo Moriconi, Olmi aveva deciso
nel 1952 di tentare l'avventura artistica a Roma.
Immensa la filmografia - oltre 90 pellicole - e tanti i
premi, tra cui il Nastro d'argento al migliore attore non
protagonista per il film "La cena" (1998) di Ettore Scola.
Era tra i più noti caratteristi del cinema italiano, molto
attivo anche in campo teatrale, per la prosa il varietà e
l'operetta, e volto noto di diversi sceneggiati tv tra cui "Il
conte di Montecristo". Amava anche disegnare e scrivere ed era
un vignettista eccellente. Nel 1993 ha ricevuto il premio "Una
Vita per il Teatro" conferitogli in Campidoglio. Ha lavorato con
molti registi, tra cui Mario Monicelli, Roberto Rossellini,
Alberto Lattuada, Steno, Castellano e Pipolo, Bruno Corbucci,
Pier Francesco Pingitore.
Il suo legame con Jesi si è sempre mantenuto molto forte ed
oggi la città marchigiana lo piange e lo ricorda, con le parole
del sindaco Massimo Bacci. "La scomparsa di Corrado Olmi -
commenta - è una triste notizia per Jesi, città a cui era legato
da un amore viscerale. Ci lascia un grande artista di cinema e
di teatro, compagno di viaggio di un'altra straordinaria jesina
della seconda metà del secolo scorso come Valeria Moriconi, ma
anche apprezzatissimo scenografo e disegnatore".
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