Un avamposto sul nulla che ricorda tanto IL DESERTO DEI TARTARI di Valerio Zurlini, ma con meno spleen e un surplus di ferocia. WAITING FOR THE BARBARIANS di Ciro Guerra con Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson e Greta Scacchi - già in concorso al Lido e dal 9 marzo debutta in edizione Dvd e Blu-Ray e in formato digitale sulle principali piattaforme On Demand (CG Digital, Apple Tv, iTunes, Chili, Rakuten Tv, Google Play) - si presenta così con meno poesia, ma con altrettanto fascino.
Basato sul romanzo omonimo del premio Nobel J. M. Coetzee, che ne firma la sceneggiatura, il film racconta la storia della crisi di coscienza di un magistrato (Rylance) che lentamente si ribella al regime in uno sperduto avamposto sul confine di un impero senza nome.
Motore della sua ribellione? Il colonnello Joll (Depp), sadico aguzzino e torturatore di barbari che indossa sempre vistosi occhiali da sole.
"La cosa più interessante dei cattivi - ha spiegato Depp al Lido - è che sono allo stesso tempo sadici e masochisti. Sono persone che la mattina si lavano, si radono e non si dicono certo che sono le persone più cattive del mondo. Forse questo cattivo - aggiunge l'attore cult di Tim Burton - ha un cuore spezzato da un padre o una madre nella sua infanzia. Un sadico è anche un masochista, non c'è l'uno senza l'altro".
"Joll - continua - dovrebbe solo controllare le attività dei 'barbari' al di là del confine e garantire la sicurezza, ma lui vede nemici dappertutto e si diverte così a torturare anche i ladri di pecore, facendo degenerare il tutto".
Da Ciro Guerra, regista e sceneggiatore colombiano che debutta giovanissimo nel 2004 con 'La sombra del caminante', l'idea che il film sia in fondo un'attualissima metafora: "Certo i barbari di oggi - dice il regista a Venezia - sono diversi da quelli che racconta il film. Ma una cosa è certa: noi abbiamo bisogno di loro come di una cosa da odiare".
Produttori del film sono Andrea Iervolino, Monika Bacardi, Michael Fitzgerald e Olga Segura, in collaborazione con TaTaTu.
Il film, girato tra Ouarzazate (Marocco) e Roma, vanta la partecipazione di un cast stellare dal grande talento con la potente regia di Ciro Guerra e la straordinaria fotografia del Premio Oscar Chris Menges. Il film girato in Italia vanta anche maestranze nostrane di tutto rispetto come Jacopo Quadri al montaggio, Domenico Sica alla scenografia e Carlo Poggioli ai costumi, solo per citarne alcuni."
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