Un lungo viaggio sulle tracce di
Catari e Bogomìli, eretici del Medioevo diffusi dai Balcani
all'Europa occidentale, le cui vicende trovano molte analogie in
storie cronologicamente più vicine, come la Shoah, il genocidio
armeno, l'intolleranza verso chi è "diverso" e arriva
nell'Occidente civilizzato. A raccontarlo è il documentario
"Bogre. La grande eresia europea" del regista e sceneggiatore
Fredo Valla, in programma al cinema Ariston di Trieste domani.
L'autore lo presenterà dialogando con il giornalista e
scrittore Paolo Rumiz. "In lingua d'oc 'bogre' significa bulgaro
- spiega il regista - ma da secoli la parola ha assunto il
significato di inetto, babbeo, colui che maschera la verità. Dal
XII secolo 'bogre' divenne un insulto diretto ai Catari
d'Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da
cui il catarismo occidentale derivava". Il film, prodotto da
Chambra d'Oc - IncandenzaFilm - Lontane Province Film, ha visto
la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti e Olivier de Robert
e con Muriel Batbie-Castell, Gérard Zuchetto, Alain Vidal, Luca
Occelli, Dario Anghilante, ed è stato girato attraverso
Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro,
francese, occitano, italiano e bosniaco).
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