La responsabilità delle scelte, il senso di giustizia, la colpa e anche la responsabilità di essere genitori: temi forti e universali al centro di 'Tre piani' di Nanni Moretti, ispirato all'omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, che dopo gli undici minuti di applausi all'ultimo Festival di Cannes - dove era in gara per la palma d'oro - arriva in sala dal 23 settembre con 01. Con l'ovazione a Cannes si apre il trailer del film, appena diffuso. Poi le immagini precipitano nella notte. Squilla un telefono, un'ambulanza si allontana e via via entrano in scena i protagonisti: lo stesso Moretti e Margherita Buy, giudici, alle prese con il figlio Andrea, sempre un passo indietro rispetto alle aspettative paterne. Fino a quando l'uomo, rigidissimo, costringerà la donna a scegliere: a lui o il figlio. E poi Lucio (Riccardo Scamarcio), ossessionato dal presunto abuso subito dalla figlia di 7 anni dal vicino di casa, e Giovanna (Alba Rohrwacher), mamma di due figli piccoli, sposata con un uomo (Adriano Giannini) sempre fuori per lavoro. Storie e drammi che si intrecciano attraverso i tre piani di una palazzina borghese romana.
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