NEW YORK - Ancora una volta con i piani rovinati dalla pandemia ma pur sempre con un line-up di film destinati a tenere banco durante l'anno sia nelle sale cinematografiche che sulle piattaforme di streaming. Sundance edizione 2022 è ai nastri di partenza e dal 20 al 30 gennaio da Park City in Utah manderà in scena 82 lungometraggi scelti tra 3700 sottoscrizioni. A causa del Covid sarà solo in versione virtuale dopo che l'organizzazione aveva tentato di lanciare una formula ibrida, ossia sia in presenza che online. "Nonostante i più ambizioni protocolli - si legge in un comunicato del festival - la variante Omicron con la sua alta contagiosità sta spingendo I limiti della sicurezza a livello di salute, di viaggi e di infrastrutture in tutto il paese. La componente in persona del festival in Utah passerà virtuale quest'anno". Il festival si apre nel segno di Lady Diana con 'The Princess', il documentario diretto da Ed Perkins che ripercorre la storia della principessa morta in un tragico incidente nel 1997 offrendo una narrazione immersiva e audace della sua vita e morte. Robusto il line-up di docufilm. Si parlerà di Bill Cosby in 'We Need to Talk About Cosby', diretto da W. Kamau Bell oppure di Marylin Manson in 'Phoenix Rising' di Amy Berg. Della coppia Desi Arnaz e Lucille Ball in 'Lucy and Desi', che segna anche il debutto dietro la macchina da presa nei documentari di Amy Poehler. Al festival di Sundance approda anche Kanye West (Ye) ma sotto forma di una miniserie che sarà trasmessa da Netflix il 16 febbraio. 'jeen-yuhs: A Kanye Trilogy' diretto da Clarence 'Coodie' Simmons e Chike Ozah, in tre atti racconta la storia dietro l'artista tra le principali icone musicali contemporanee. La produzione scava in 21 anni di filmati inediti. E si parlerà anche della carriera di Sinéad O'Connor in 'Nothing Compares' di Kathryn Ferguson mentre Eva Longoria è alla regia di un documentario che parla della rivalità tra i pugili Oscar De La Hoya e Julio César Chávez. Julianne Moore sarà protagonista con Finn Wolfhard, nei ruoli di madre e figlio per il film 'When You Finish Saving the World', diretto da Jesse Eisenberg. Come sempre il festival è anche uno spaccato sui fatti attuali e così si parlerà di aborto e della salute delle donne in 'Call Jane', film su un donna che offre la possibilità di abortire alla fine degli anni '60 e diretto da Phyllis Nagy. Tra le protagoniste Sigourney Weaver e Elizabeth Banks.
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