La Corte della Virginia torna a
dare ragione a Johnny Depp: la giudice Penney Azcarate ha
respinto la richiesta dell'ex moglie Amber Heard per un 'replay'
del processo per diffamazione che l'ha opposta all'ex star di
"Pirata dei Caraibi".
I legali di Amber avevano chiesto alla corte di annullare per
vizio di forma il verdetto che il primo giugno ha condannato
l'attrice di "Aquaman" a pagare a Depp oltre dieci milioni di
dollari. La tesi era che il giurato "numero 15" non era quello
originariamente selezionato, ma un omonimo risiedente allo
stesso indirizzo e di una ventina di anni piu' giovane.
La Heard "non sostiene che l'inclusione del 'giurato 15'
nella giuria l'abbia in alcun modo danneggiata", ha scritto la
giudice del tribunale di Fairfax: "Quel giurato è stato
verificato, ha seduto con i colleghi per tutto il processo,
deliberato e raggiunto il verdetto. L'unica prova davanti a
questa corte è che ha fatto le cose secondo le regole. La Corte
è dunque tenuta ad attenersi alle decisioni della giuria".
Con il parere della Azcarate sfumano dunque per la Heard le
possibilità di veder cancellato il pesante debito nei confronti
dell'ex marito. Attraverso l'avvocatessa Elaine Bredehoft, Amber
aveva fatto sapere di non essere in alcun modo in grado di
pagare anche nel caso in cui Johnny le avesse versato i due
milioni di dollari stabiliti dalla giuria di Fairfax per averla
diffamata a sua volta.
Resta aperta la possibilità di un ricorso davanti alla Corte
d'Appello della Virginia, mentre l'attrice, se si deve credere
ai gossip circolati sui tabloid, si accingerebbe a mettere
insieme un memoir pieno di dettagli bollenti sulla sua relazione
con Depp.
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