Dopo la trilogia di Paradise, le
storie di tre donne e del loro desiderio inappagato di amore,
sicurezza e sessualità, il provocatorio regista austriaco Ulrich
Seidl, torna a un racconto in più capitoli: il dittico su due
fratelli, composto da Rimini che ha debuttato in concorso alla
Berlinale ed è in sala dal 25 agosto, distribuito da Wanted
Cinema, e Sparta, che sarà a settembre in gara al Festival di
San Sebastian.
In Rimini, ambientato come suggerisce il titolo nella città
balneare romagnola, d'inverno, protagonista è Richie Bravo
(Michael Thomas), ex stella della musica tradizionale austriaca.
E' un attempato cantante che vive in una villa un tempo sontuosa
e si esibisce per pochi soldi in tristi alberghetti di Rimini,
esibendosi per comitive di anziani, e arrotondando come gigolò
per alcune spettatrici solitarie. In occasione del funerale
della madre, rincontra il padre (Hans-Michael Rehberg), affetto
da demenza senile, che si trova in una casa di riposo in
Austria, e il fratello minore Ewald (Georg Friedrich). Ma la
sorpresa arriverà con la comparsa di una ragazza, la figlia
adulta che pretende da lui faccia i conti (anche economici) con
il passato.
Sia Paradise che questo progetto "erano stati originariamente
scritti come un unico film - ha raccontato Seidl -. Durante il
processo di montaggio è stato chiaro che le storie dovevano
essere raccontate singolarmente per avere il loro pieno
impatto". Rimini e Sparta sono su due fratelli e il loro padre.
Sebbene anche questi film raccontino storie molto diverse e sono
ambientati in luoghi diversi, l'elemento unificante è la ricerca
della felicità e il tentativo di lasciarsi alle spalle il
passato. Ma il passato ti raggiunge".
L'idea di scegliere Rimini per il primo film "è dovuta al
fatto che i miei genitori ci portavano a trascorrere le vacanze
al mare negli anni'50 - ha spiegato Seidl, che come d'abitudine
firma la sceneggiatura con la moglie, anche lei regista,
Veronika Franz -. Inoltre, a Rimini abbiamo trovato delle
ambientazioni estremamente stimolanti e quasi ideali per il modo
in cui ho immaginato la storia, in termini di immagini e di
atmosfera".
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