(ANSA) - ROMA, 22 OTT -
"Per me era una cosa che sarebbe dovuta accadere tanti anni fa. Mentre giravo mi sono chiesto mille volte: perché un film del genere non è stato fatto prima?". Cosi oggi alla Festa di Roma il regista Nicholas Stoller parla del suo BROS prima romcom gay con attori dichiaratamente e volutamente Lgbtq e con alle spalle una produzione importante come Universal. E ancora il regista di IN VIAGGIO CON UNA ROCKSTAR e CATTIVI VICINI: "Sì, è stata un'esperienza incredibile. Un film nato da una chiacchierata lunga cinque anni. Abbiamo parlato di questo film all'infinito. Ne abbiamo parlato su Zoom durante la pandemia e lentamente lo abbiamo portato avanti". Protagonisti del film, in sala con Universal dal 3 novembre, Bobby Lieber (Billy Eichner) conduttore dello storico radioshow 'The Eleventh Brick at Stonewall' che si vanta di essere felicemente single, ma poi in un night conosce Aaron Shepard (Luke Macfarlane), ed è subito amore. Già al Festival di Toronto dove ha ottenuto, tra l'altro, ottime critiche, il film nonostante il tema è però andato male al box office, dove non ha superato gli undici milioni di dollari. Da qui tutta una polemica negli States sul perché di questo insuccesso. Tra le teorie quella che vuole che siano stati gli eterosessuali a decretarne il fallimento infastiditi dalle scene abbastanza esplicite di sesso omosessuale, ma la realtà è probabilmente un'altra: a parte le grandi città, come New York più tolleranti e aperte, gli Stati Uniti sono rappresentati da una sterminata provincia conservatrice. E questo non solo negli Stati meridionali. "Penso a BROS più come a un film comico che a una commedia romantica su due uomini gay - sottolinea il regista - . Penso che ci siano un milione di storie d'amore nel mondo e che ci siano un milione di modi per condurre la tua vita e innamorarti. Billy invece pensa che non ha bisogno di un ragazzo. Si sente molto indipendente. Ha una carriera che è soddisfacente. Ha un gruppo di amici che riempiono il suo mondo, ma sbaglia". E ancora Nicholas Stoller sul singolare cast: "Adoro i cast giganteschi. È sempre divertente avere un sacco di voci comiche diverse. Rende il film più piccante. Il nostro obiettivo era proprio questo. Per renderlo super, super divertente, sapevamo che avevamo bisogno di un sacco di comici diversi. Poi quando abbiamo deciso di mettere su un cast interamente LGBTQ, ci si è presentata una gigantesca opportunità: avere così tante persone divertenti e di ceti sociali diversi". Dice infine a Roma il comico newyorkese di 41 anni Billy Eichner: "L'America a sorpresa non ha risposto come sperato al Box office. È chiaro che dietro tutto questo c'è omofobia. Io sono sempre stato dichiaratamente gay, ma BROS cambia comunque le carte in tavola. Prima questo tipo di lavori era low cost e scritti da persone etero, questa volta è diverso c'è di mezzo l'Universal".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA