Nuova gaffe sull'Olocausto e
Whoopi Goldberg è costretta a a scusarsi. In una intervista al
'Sunday Times' l'attrice premio Oscar per 'Ghost' ha affermato
che lo sterminio di milioni di persone sotto il regime nazista
non fu "originariamente una questione di razza".
E' la seconda volta quest'anno che la 67enne Goldberg scatena
l'ira delle organizzazioni ebraiche e le critiche degli storici
con commenti erronei e offensivi sul massacro di massa di sei
milioni di ebrei europei prima e durante la seconda guerra
mondiale. Anche in gennaio la comica aveva detto che l'Olocausto
non era un fatto di razza ma una questione "tra bianchi".
"Ricordatevi chi hanno ammazzato per primi. Non ammazzavano
per via della razza, ma gente che consideravano difettosa
mentalmente. Poi presero quella decisione", è tornata alla
carica la Goldberg con il domenicale britannico che l'aveva
intervistata in vista dell'uscita del nuovo film 'Till'. E al
giornalista che le obiettava che "i nazisti misuravano la testa
e il naso degli ebrei per dimostrare che erano di una razza
distinta", l'attrice afro-americana ha replicato che "lo
facevano anche con i neri. Ma questo non cambia il fatto che non
puoi individuare un ebreo per strada. Puoi individuare me, ma
non loro. Questo è quanto volevo dire".
Sono passate poche ore dalla pubblicazione dell'intervista e
Whoopi è stata costretta a fare mea culpa: "Non ho mai voluto
che si pensasse che raddoppiavo commenti offensivi, soprattutto
dopo aver parlato con rabbini e vecchi amici che mi hanno fatto
capire", ha detto la prima donna e la prima persona di colore ad
aver condotto gli Oscar, ammettendo di "avere ancora molto da
imparare" ma sottolineando che "il suo sostegno per la comunità
ebraica non ha mai vacillato e non vacillerà mai".
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