Ci sono numeri in crescita sul 2021, ma resta forte l'effetto della pandemia: il pubblico, soprattutto adulto, ancora non è tornato a frequentare con continuità i cinema. E' il quadro che mostrano i dati Cinetel del cinema in sala nel 2022 presentati all'Anica. Nell'anno 2022 al box office italiano si sono incassati 306.622.567 euro per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891. Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal 26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell'81% e del 79,6%. Tuttavia, rispetto alla media del periodo 2017-2019, c'è in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze. "Salutiamo l'inizio 2023 con uno spirito di ottimismo prudente, perché sappiamo che per tornare ai livelli pre-pandemia. che erano stati i migliori in assoluto, ci vorrà tempo" commenta in un videomessaggio il presidente dell'Anica Francesco Rutelli. Rimane significativa la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato il 19,7% degli incassi e il 21,2% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di euro e a 9.4 milioni di presenze. Una quota vicina a quella del 2021 (21,5% degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle presenze). E' invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 179.2 milioni di euro e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in questo caso di un dato vicino al 2021 ma inferiore alla media del 2017-2019. "Quelli del 2022 sono ancora dati non accettabili per la nostra industria - spiega Massimo Proietti, membro del cda Cinetel e Deputy Managing Director di Universal Pictures International Italy -. Il nostro obiettivo è tornare ai livelli pre-pandemia, dobbiamo migliorare e migliorarci". La differenza fra l'Italia e gli altri Paesi europei "è molto ampia, noi dobbiamo recuperare il 50% del mercato rispetto al pre-covid, gli altri circa il 25%" aggiunge Davide Novelli, ad di Cinetel. Una situazione, quella italiana, sulla quale hanno pesato molto la mancanza di titoli soprattutto nella prima metà dell'anno, l'estate debole e il numero dimezzato di spettatori abituali. Comunque nel periodo di Natale "grazie anche al sequel di Avatar rispetto al triennio prepandemico siamo tornati a -30%, più o meno in linea con altri paesi europei". Ora "bisogna dare continuità a questi risultati". Nel 2022 sono stati distribuiti in sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021, -43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021) per una quota del 50,4% sul totale (43,7% nel 2021). Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e il 13/o assoluto) è stato 'La stranezza' con 5.4 milioni di euro (il 9% del totale della produzione italiana), seguito da 'Il grande giorno', 'Me contro Te il film - persi nel tempo', 'Belli ciao' e 'Il colibrì'. Il primo incasso assoluto è stato Avatar - La via dell'acqua (27.5 milioni di euro; 3.1 milioni di presenze), seguito da Minions 2, Doctor Strange nel multiverso della follia, Top Gun: Maverick. Venendo alle sale, nel 2022 nel campione Cinetel si sono attivati 1.121 cinema e 3.412 schermi, un numero superiore al 2021 (+35 cinema, +65 schermi) e inferiore alla media del periodo 2017-2019 (-65 cinema; -94 schermi). "Siamo un Paese forse fra quelli con più difficoltà a rientrare in sala - commenta il presidente dell'Anec Mario Lorini - comunque la perdita di strutture e schermi è stata contenuta e questo è positivo. Ora l'obiettivo è riattirare gli spettatori anche con campagne di promozione, già allo studio, soprattutto per l'estate". Per Domenico Dinoia, presidente Fice (Federazione Italiana Cinema d'Essai), "la situazione è complicata - dice all'ANSA - abbiamo avuto uno dei risultati peggiori di tutta Europa, dobbiamo interrogarci su cosa non funzioni nel nostro sistema. Non è solo una questione di film, ma anche di come vengono distribuiti nel corso dell'anno e sulla necessità di far intervenire la tanto annunciata legge sulle finestra che ancora non è stata attuata".
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