"Voleva essere ricordata per le tante cose belle che aveva fatto nella sua vita, ma non era di quelle persone che guardano solo al passato, Gina era un vulcano, un peperino come è sempre stata e anche se molto anziana era una lottatrice indomabile", racconta all'ANSA Tiziana Rocca, l'imprenditrice dello spettacolo, direttrice di festival, che con l'attrice ha condiviso tante iniziative per più di 10 anni.
"A settembre si ruppe il femore e anche se l'operazione era riuscita e lei era in riabilitazione, le cose sono precipitate, ma ogni volta che ci siamo sentite negli ultimi tempi mi chiedeva sempre di andare avanti con le cose in ballo perché ci teneva a non essere dimenticata. Non dalle persone perché la riconoscevano, la fermavano, le dimostravano affetto ma magari dalle istituzioni, dai festival. Mi ha chiesto di fare cose in suo nome e le faremo, a cominciare dal dono di un suo abito a Cinecittà, un suo progetto che porterò avanti, come un altro a Los Angeles che poi annunceremo", aggiunge Rocca che dedicherà alla Lollo il festival Filming Italy Los Angeles. "Prima del Covid per due anni consecutivi venne con me a Los Angeles e anche ai Golden Globe. Ogni volta che si muoveva era riconosciuta, le persone di una certa età volevano le foto con lei e anche i giornalisti della casta degli Oscar facevano la fila per intervistarla e lei professionale, impassibile non diceva no a nessuno. Gina è stata ed è leggenda. A lei questo affetto piaceva moltissimo, la consolava. Quando le diedero la Walk of fame su Hollywood Boulevar era felicissima, anche se intorno a lei le altre stelle erano di star morte, diceva 'mi allungano la vita'. Andammo insieme agli Studios della Universal e della Paramount e poi sull'onda dei ricordi volle fare un giro per i posti che le erano stati cari. E volle anche portare i fiori sulla tomba di Marilyn Monroe. Non dimentichiamoci di chi è stata, di che carriera ha avuto, di che epoca ha vissuto. I suoi aneddoti erano spassosi, raccontava sempre degli scherzi che faceva sul set, delle amicizie con Gregory Peck e Yul Brinner".
Dice Tiziana Rocca che i riconoscimenti che ha avuto a Los Angeles, a Taormina negli ultimi anni l'avevano in un certo senso riscattata perché "ci teneva a non cadere nell'oblio.
Degli amori invece non mi ha parlato mai e nell'ultimo periodo, si sa, era molto molto amareggiata per i problemi familiari e non ultimo per le persone sue coetanee che via via scomparivano.
Per i 95 anni mi disse: chi invito più alle mie feste? Non c'è più nessuno".
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