"E' la prima volta che recito a
Campobasso e sono contento perché mio padre, i miei fratelli e
le mie sorelle sono tutti nati qui. Parte del mio sangue è
molisano, solo mia madre è abruzzese". Così Sergio Castellitto
parla delle sue origini molisane in occasione della sua prima
volta in scena a Campobasso dove ha messo in scena "Zorro"
scritto da sua moglie Margaret Mazzantini e che al teatro Savoia
ha fatto subito registrare il sold out nella serata di chiusura
della stagione teatrale.
"Questa è una città molto ospitale, bellissima - ha detto
Castellitto all'ANSA - che conoscevo da ragazzino attraverso le
foto in bianco e nero di mio padre che portava alla villa
comunale le mie sorelle. Io sono nato molti anni dopo. Negli
anni sono tornato anche per vedere le tradizioni, come la
processione del Venerdì Santo. Poi qui - ricorda - ho ambientato
parte del film 'Non ti muovere' con Penelope Cruz".
Sui motivi che lo spinsero a girare proprio in Molise alcune
scene di quel film Castellitto ricorda: "Fu una scelta legata al
fatto emotivo di tornare, lo feci anche per fare un omaggio a
mio padre e alle sue origini". L'attore e regista spera di
poter tornare presto a girare un altro film in Molise e
suggerisce di fare la Film Commission (il Molise ne è ancora
privo): "Le potenzialità qui sono tante, la scorsa estate
abbiamo fatto un giro con Margaret, siamo arrivati fino a
Termoli, ed è una regione che potrebbe essere sfruttata in modo
formidabile perché ha un mare magnifico, ha delle montagne
straordinarie e delle vestigia romane meravigliose".
Castellitto infine ricorda Paola Cerimele, l'attrice molisana
di Agnone (Isernia) scomparsa lo scorso anno in un incidente
stradale e che aveva recitato proprio nel film 'Non ti muovere'.
A lei ha dedicato lo spettacolo di ieri sera al Savoia: "La
ricordo con grande tenerezza, ero rimasto colpito dal talento,
dall'umiltà. La sua scomparsa è stata una cosa brutta e
ingiusta".
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