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Plan 75, quando essere anziani è una colpa

Plan 75, quando essere anziani è una colpa

Esce l'11/5 film di Chie Hayakawa premiato a Cannes

ROMA, 09 maggio 2023, 10:16

Redazione ANSA

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In una notte del 2016, un ventenne, Satoshi Uematsu, ex dipendente di un centro d'assistenza per disabili a Sagamihara, in Giappone, entrò nella struttura, uccise 19 pazienti, con l'intenzione, a quanto dichiarato, di "voler liberare il mondo dai disabili". Una tragedia che ha portato la regista Chie Hayakawa, a pensare il nucleo iniziale di Plan 75, intenso dramma sociale, dove si immagina un Giappone distopico nel quale agli anziani, dai 75 anni in su, viene offerta la possibilità a carico dello Stato, e dietro pagamento di benefit anche per agli eredi, di fare eutanasia. Il film, che ha debuttato al Festival di Cannes 2022 dove ha vinto la menzione speciale alla Camera d'or, è stato il candidato del Giappone all'Oscar per il miglior film internazionale e arriva in sala dall'11 maggio con Tucker Film.
    "Ovviamente in Giappone non esiste nessun Piano 75, ne' c'è nessuna volontà di eliminare gli anziani, però il film mette in scena tensioni sociali che sono molto presenti nella società. In questo è piuttosto vicino alla realtà dei nostri giorni" spiega all'ANSA la regista, recentemente ospite del Far East Film Festival, che ha tributato un omaggio alla straordinaria protagonista, Chieko Baisho. Al centro del racconto ci sono più percorsi: il principale è quello di Michi (Baisho), un'ultrasettantenne sola, il cui mondo viene sconvolto dopo il licenziamento dall'impiego di cameriera in un albergo. Inizia a valutare l'eutanasia volontaria proposta dal piano governativo Plan 75, che viene illustrato, con tecniche simili a quelle dei tour operator, da competenti giovani 'venditori' come Yoko (Yuumi Kawai) e Hiromu (Hayato Isomura). Entrambi, inizialmente freddi operatori, vanno in crisi quando devono confrontarsi più direttamente con le persone dietro i numeri. Parallelamente, seguiamo Maria (Stefanie Arianne), giovane lavoratrice filippina, emigrata in Giappone per guadagnare i soldi necessari a curare la figlia, che iene assunta nelle strutture del Plan 75, con il compito di smistare gli effetti personali delle persone appena morte.
   

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