Shoah (1985), l'indimenticabile
film-monumento del regista francese Claude Lanzmann, è stato
iscritto nel Registro della Memoria del Mondo dell'UNESCO. Lo
annuncia l'Associazione Claude et Felix Lanzmann (A.C.F.L.),
presieduta da Dominique Lanzmann, vedova del regista.
Le Commissioni nazionali francese e tedesca dell'Unesco
avevano proposto insieme la candidatura, l'Acfl per la Francia e
il Museo ebraico di Berlino per la Germania.
Il film Shoah si unisce così al patrimonio cinematografico
della Memoria del Mondo, agli archivi dei fratelli Lumière,
Metropolis di Fritz Lang, Los Olvidados di Luis Buñuel e tutto
Bergman. Come opera primordiale di storia orale, Shoah si unisce
anche a Il diario di Anna Frank, agli archivi del ghetto di
Varsavia, a quelli del processo di Auschwitz e alla raccolta di
testimonianze di Yad Vashem.
Con Shoah, Claude Lanzmann dà la parola ai redivivi del
campo. Scopre e fa parlare i testimoni, il più vicino possibile
alla macchina della morte: i Sonderkommandos o lavoratori ebrei,
gli schiavi assegnati alle camere a gas e ai forni, gli abitanti
polacchi che vivono accanto ai campi di sterminio, e gli stessi
nazisti, che riesce a far parlare e filmare con una telecamera
nascosta.
Shoah è un film di nove ore e ventisei minuti, duecentoventi
ore di pellicola conservata all'Ushmm (United States Holocaust
Memorial Museum) di Washington, D.C., e altrettante interviste
audio, conservate al Museo ebraico di Berlino, l'istituzione
scelta dall'Acfl: un forte simbolo dell'amicizia franco-tedesca
per la quale Claude Lanzmann lavorava dal 1947.
Dopo aver organizzato la trasmissione di brani della Shoah
nelle classi delle scuole superiori in Francia, in
collaborazione con il sistema educativo nazionale francese,
l'Acfl conta sull'UNESCO per estendere il suo lavoro su scala
mondiale. Dal 6 novembre al 20 dicembre 2023, Shoah e tutte le
opere cinematografiche di Claude Lanzmann saranno oggetto di una
retrospettiva completa al Centre Pompidou di Parigi, in vista
del centenario della nascita di Claude Lanzmann, del 40°
anniversario della liberazione della Shoah e dell'80°
anniversario della liberazione dei campi nel 2025.
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