Anita "era un'eroina ancora prima di
conoscere Garibaldi... poi sono stati eroici insieme". Lo spiega
all'ANSA Flaminia Cuzzoli, che incarna la rivoluzionaria
brasiliana, poi diventata compagna di lotta e moglie dell'eroe
dei due mondi (qui interpretato da Lorenzo Lavia) in La versione
di Anita, il docufilm di Luca Criscenti, coproduzione italo -
brasiliana in arrivo in sala il primo giugno con Exit Med!a. Il
film, con uno sguardo originale, tra presente e passato, nel
quale con forza interpretativa Flaminia Cuzzoli (reduce dalla
messa in scena di Hamlet al Piccolo di Milano, dove aveva il
ruolo di Ofelia), è sia personaggio che narratrice, si
ripercorre la vicenda di Ana Maria de Jesus Ribeiro, meglio
conosciuta come Anita (o Annita) Garibaldi, nata in Brasile nel
1821 e morta in Italia a soli 28 anni nel 1849. Madre di quattro
figli, ribelle fin da bambina, ha combattuto battaglie cruciali
per la libertà dei popoli brasiliano e italiano.
In La versione di Anita (del quale c'è anche una versione
più breve per il piccolo schermo, andata in onda sulla Rai) si
va oltre lo stereotipo che l'ha fissata nell'immaginario, solo
come moglie fedele e coraggiosa di Garibaldi. Un ritratto
originale e coinvolgente, nato dalla lettura del libro Anita.
Storia e mito (Einaudi, 2017) della storica Silvia Cavicchioli,
qui anche cosceneggiatrice, e fra le voci che smontano i
preconcetti su Anita, insieme fra gli altri alla pronipote
Annita Garibaldi Jallet, lo scrittore Maurizio Maggiani, la
sceneggiatrice Leticia Wierzchowski, Marino Sinibaldi, lo
storico Roberto Balzani e Adilicio Cadorin, ex sindaco di
Laguna, la città brasiliana, dove 30 agosto 1821 nacque Anita.
"E' credibile anche come donna del 2023 - spiega Flaminia
Cuzzoli - negli ideali, nella sicurezza con cui ha affrontato la
vita, nell'essere indipendente, ribelle e libera".
Nell'interpretare un personaggio iconico come lei "l'approccio
immediato è stato quello alla sua umanità. Credo abbia vissuto
la sua vita senza rendersi conto di quanto le sue azioni fossero
moderne, coraggiose e anticonvenzionali. Ha seguito la sua
inclinazione naturale. Non ha rinunciato a niente di quello che
la vita le ha messo davanti".
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