/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Con De Niro alla sbarra i datori di lavoro vip

Con De Niro alla sbarra i datori di lavoro vip

Dal processo emerge la piaga dello sfruttamento degli assistenti

NEW YORK, 03 novembre 2023, 14:37

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Se Robert De Niro e' alla sbarra a New York, costretto a difendersi dall'accusa di aver sfruttato e maltrattato la segretaria personale Graham Chase Robinson, il processo contro il due volte premio Oscar sta mettendo in luce una piaga di sistema: come cioe' star di Hollywood, ma anche tycoon e miti dell'arte da cui ci si aspetterebbe un comportamento conforme alle buone maniere, sono in realta' sfruttatori di ragazzi e ragazze alle prime armi che sperano di sfondare grazie alla vicinanza con lo star system. Giovani come la Robinson, oggi 41enne ma entrata nell'orbita di De Niro a 25 anni. Nel corso di oltre un decennio al servizio di 'Toro Scatenato', l'assistente personale dell'attore era arrivata a guadagnare 300mila dollari all'anno dovendo pero tollerare, a suo dire, un ambiente di lavoro "tossico" in cui lo stesso De Niro ha ammesso di essersi fatto grattare la schiena da lei almeno "un paio di volte". Ma "e' ridicolo", ha replicato lui: "Tutte le piccole cose con cui cerca di incastrarmi". Il processo civile, e la controcausa presentata dall'attore dovrebbero concludersi la prossima settimana. La Robinson, che chiede 12 milioni di dollari di danni, ha lavorato per De Niro tra 2008 e 2019 durante i quali afferma di esser stata trattata come una "office wife", mentre, per conto dell'attore, la sua compagna Tiffany Chen ha dato alla segretaria della "pazza" che "non sperava altro che diventare sua moglie". Il fatto e' che il comportamento di De Niro, per strano che sembri, non è inusuale nel circuito in cui si muovono super ricchi e grandi del cinema. Nel 2019, riuniti attorno all'hashtag #PayUpHollywood, assistenti personali di vip hanno fatto a gara per denunciare il peggior trattamento subito da parte di padroni come Naomi Campbell, che nel 2007, in un attacco d'ira, tiro' un telefono addosso alla segretaria personale, o Christian Bale il cui Personal Assistant si e' sfogato in un libro dettagliando le sue mansioni tra cui annusare le ascelle della star prima di ogni red carpet.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza