"Il cinema per me è quello
italiano, è il cinema con la C maiuscola. Non posso definirlo
altrimenti". Lo ha detto Liv Ullmann al Festival dei Popoli dove
ha presentato al cinema La Compagnia la prima italiana del
documentario 'Liv Ullmann: A road less travelled' di Dheeraj
Akolkar, dedicato alla sua vita.
"Sono cresciuta in una piccola città norvegese dove i miei
genitori mi hanno raccontato un mondo. Poi a 15 anni sono andata
al cinema e ho scoperto i film di De Sica: Ladri di biciclette,
Umberto D e Miracolo a Milano. A quel punto ho visto un mondo
che non mi avevano raccontato, questo ha risvegliato in me e ha
fatto crescere la mia fantasia, aperto gli occhi sulla visione
del mondo. E questo è stato grazie proprio a De Sica".
"Spero - ha continuato l'attrice - che ci siano altri come
lui che mi hanno spalancato gli occhi su un mondo che non sapevo
neppure esistesse. De Sica, ad esempio, riusciva a raccontare la
gente comune, i poveri, a farli emergere, a farli volare in
sfere meravigliose e in storie incredibili. Io sono nata grazie
ai film italiani, lo dico veramente dal profondo del cuore, sono
soltanto felice che prima o poi li ritroverò tutti...e faremo
qualcosa insieme non necessariamente di cinema".
L'attrice ha anche spiegato di essere "innamorata della
Toscana, di questa parte del mondo, adoro le sue case, le sue
architetture, la gente e la generosità, la genuinità dei
toscani, e poi in questa occasione sono particolarmente lieta di
essere stata invitata al festival dei documentari quindi
qualcosa che parla di noi, di come siamo, del perché siamo così
e di tutte le cose importanti della nostra vita".
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