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Non solo location, a Berlino la proposta sistema cinema Italia

Non solo location, a Berlino la proposta sistema cinema Italia

Panel sulle attrattive, con Tax credit e studi all'avanguardia

ROMA, 17 febbraio 2024, 12:07

Redazione ANSA

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Dennis Ruh Armando Varricchio @Credits Simone Marchetti. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dennis Ruh Armando Varricchio @Credits Simone Marchetti. -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Dennis Ruh Armando Varricchio @Credits Simone Marchetti. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha preso il via negli spazi del Gropius Bau, il programma di appuntamenti "Italia Country in Focus", la speciale vetrina di presentazione creata dall'European Film Market della Berlinale e che, quest'anno, vede l'Italia in qualità di Paese protagonista. Il panel di apertura "Film and Audiovisual Funding in Italy", si è rivelato un importante occasione per raccontare nel dettaglio ad una platea internazionale il panorama normativo e i sistemi di finanziamento dell'industria cinematografica italiana, nonché le opportunità di coproduzione con il nostro Paese. Dopo i saluti iniziali di Dennis Ruh, Direttore dell'European Film Market e di Martina Bleis, Head of Berlinale Co-Production Market, l'appuntamento è stato introdotto da Armando Varricchio, Ambasciatore d'Italia in Germania: "Le bellezze naturali e artistiche dell'Italia come set ideali, le competenze, la creatività e la passione di artigiani e lavoratori qualificati in tanti campi, dal suono alla musica, dalla moda al make up, un sistema istituzionale a sostegno di produttori e distributori con misure concrete. Questa è oggi l'Italia per chi produce film", ha dichiarato l'Ambasciatore.
L'incontro è proseguito con l'intervento di Ferdinando Fiore, Direttore ICE, incentrato sulle attività dell'agenzia governativa correlata al Ministero degli Esteri: "L'ICE è un'agenzia governativa collegata al Ministero degli Esteri, impegnata nella promozione dell'Italia nel mondo. Si occupa anche dell'industria audiovisiva, partecipando a importanti mercati internazionali come l'European Film Market. Collabora con la DGCA del MiC, le Film Commission, Cinecittà e le associazioni di categoria ANICA e APA. Inoltre, facilita la visita di investitori stranieri in Italia attraverso eventi come il MIA, il Mercato Internazionale dell'Audiovisivo di Roma". Tra i relatori del panel anche Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali della DGCA del MiC presso Cinecittà: "In Italia ci impegniamo per promuovere il cinema all'estero e favorire le co-produzioni" ha dichiarato. "Il nostro lavoro si basa su tre linee: promuovere co-produzioni nei Festival, agevolare la circolazione del nostro cinema attraverso il Film Distribution Fund, sostenere distributori stranieri con fino a 50.000 euro per la distribuzione nei cinema e 15.000 euro online. Inoltre, promuoviamo chi gira in Italia, con il supporto delle Film Commission".
Ad entrare nel dettaglio degli strumenti normativi a disposizione per il settore, è stata Rossella Gaudio, analista e consulente sulle modifiche normative della DGCA-MiC: "Tra gli strumenti per il settore spicca il tax credit, che arriva a coprire fino al 40% dei costi", ha sottolineato. "Offriamo due contributi: uno automatico per le compagnie iscritte nel Registro delle imprese e uno selettivo per progetti di alta qualità. Favoriamo anche le co-produzioni con il Minority Co-Production Fund, ora a 6 milioni di euro. Il nostro Fondo annuale per cinema e audiovisivo è di 750 milioni di euro, tra i più alti in Europa". Durante l'incontro è intervenuto anche Nicola Maccanico, CEO di Cinecittà, rimarcando il ruolo dell'Italia e di Cinecittà all'interno del panorama internazionale e di un mercato in forte evoluzione: "Il tax credit, insieme ad altre agevolazioni finanziarie, rendono l'Italia molto competitiva sul mercato internazionale. Siamo in grado di ospitare grandi produzioni, senza rinunciare a nulla dal punto di vista creativo e delle infrastrutture. Oggi abbiamo 20 sound stages e 18.000 metri quadrati di production capacity. Prima del 2026, avremo 25 stages, con 12.000 metri quadrati in più. Abbiamo probabilmente uno dei più grandi smart stages in Europa. L'Italia è ora anche un luogo poter finire i film, rimanendo nel Paese, e questo fa tutta la differenza del mondo. E stiamo assistendo inoltre alla nascita di una nuova scuola per nuovi professionisti del settore".
Il panel è stato poi l'occasione per illustrare "Italy for Movies" ai numerosi operatori internazionali presenti, una guida "sulle opportunità di finanziamento e sulle location disponibili per chi decide di girare in Italia", ha sottolineato il responsabile operativo e vicedirettore Carmen Diotaiuti.

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