"Ora è molto più facile". Dopo
una carriera di oltre mezzo secolo, Anthony Hopkins rivela i
suoi trucchi per essere un buon attore e sottolinea che con
l'età si acquista una maggiore conoscenza della vita.
Intervistato da Associated Press a pochi giorni dall'uscita
negli Stati Uniti di One Life, in cui interpreta il ruolo del
protagonista Nicholas Winton, Hopkins ha detto che per essere
attori basta poco, ossia, imparare le battute, essere presenti e
cercare di essere reali. "Con l'età - ha spiegato - si ha un po'
più di conoscenza della vita. Quando si è giovani, si pensa di
sapere una o due cose, in realtà non sai. Quando arrivi alla mia
età (86 anni, ndr), sai un paio di trucchi del mestiere".
One Life, in uscita in Usa il 15 marzo, è l'adattamento
cinematografico della biografia 'If It's Not Impossible... The
Life of Sir Nicholas Winton' scritta da Barbara Winton. Narra le
vicende di uno dei fautori dell'operazione Kindertransport che
salvò circa diecimila bambini ebrei prima dell'inizio della
seconda guerra mondiale, provenienti dalla Germania nazista e
dai territori occupati. Per interpretare il suo ruolo, Hopkins
ha detto di aver studiato il modo in cui Winton camminava e
parlava, ha visto interviste e docuserie in cui è apparso. "È
stato facile perché non ho dovuto fingere di fare il vecchio,
sono vecchio", ha spiegato sorridendo.
La trama del film è raccontata in due parti, il giovane
Winton è interpretato da Johnny Flynn, mentre Hopkins ha appunto
il ruolo dell'anziano protagonista, ancora ossessionato dalle
immagini dei bambini che non è riuscito a salvare.
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