La delegazione italiana agli Oscar è finalmente al completo a Los Angeles. E si tratta di un gruppo insolitamente folto. Il 10 marzo Matteo Garrone, che con Io Capitano corre per la statuetta al miglior film internazionale, prenderà posto all'interno del Dolby Theatre insieme ad altre undici persone. Al suo fianco ci saranno gli attori protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall, insieme a Mamadou Kouassi, il mediatore culturale che oggi vive a Caserta e che con la sua esperienza ha ispirato il film.
I tre giovani non si sono separati dal loro regista durante tutta la campagna hollywoodiana, cominciata con la proiezione di fine ottobre al prestigioso Afi festival, patrocinata dal Consolato e dall'Istituto Italiano di Los Angeles, e finita quando si è chiusa l'ultima tornata di votazioni dei membri dell'Academy of Motion Pictures, il 27 febbraio. In mezzo, decine e decine di proiezioni con dibattito finale a cui i 'fantastici quattro' di Io Capitano hanno partecipato con generosa e costante dedizione. Negli ultimi giorni, gli impegni legati al film si sono diradati, lasciando più spazio per la vita in città. Giovedì sera amici, familiari e produttori arrivati in forze per sostenere Io Capitano si sono ritrovati per una cena in un ristorante italiano: "Volevamo ringraziarvi tutti - ha detto Garrone, al momento del brindisi -. Domenica, come andrà, andrà. Noi siamo felici di aver vissuto questa esperienza tutti insieme. Nel corso di questi mesi, siamo diventati più che colleghi o collaboratori. Siamo una famiglia". "Siamo qui tutti insieme: persone che vengono dall'Africa, dall'America, dall'Europa. proprio come per fare questo film. È così che vogliamo il mondo, il futuro", ha chiosato Kouassi.
Poi appuntamento per tutti sul campo di pallone, per una sfida a calcetto che venerdì mattina ha concluso in modo giocoso e rilassato la lunga permanenza in città. Di sera, l'ultimo appuntamento ufficiale per il regista: Garrone ha partecipato al Museo dell'Academy a una tavola rotonda con gli altri quattro film stranieri in concorso. A gestire appuntamenti, spostamenti, interventi pubblici e interviste, Guendalina Folador, della Archimede Film, la casa di produzione di Garrone. Anche lei domani calcherà il tappeto rosso più famoso del cinema. Ci saranno poi Paolo del Brocco di Rai Cinema, che ha fatto avanti indietro tra Roma, Berlino e Los Angeles negli ultimi mesi ("Ce l'abbiamo messa tutta, con risorse limitate e nessuna distribuzione imponente alle spalle"), e il co-produttore francese Ardavan Safaee di Pathé. Due poltrone sono riservate per la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, appena arrivate da Roma. "Forte di mesi di incoraggianti traguardi e successi, l'Italia del cinema - dice Borgonzoni, impegnata a Los Angeles in una serie di incontri con gli operatori del cinema e dell'audiovisivo americani - è sotto i riflettori del mondo. Dobbiamo sfruttare al meglio questa stagione straordinaria. Andremo a presentare i nostri punti di forza, supportati dagli strumenti messi in campo dal governo per la crescita del settore. Temi di discussione saranno il nuovo tax credit pensato dal ministero della Cultura per migliorare il sistema dell'audiovisivo e i titoli che saranno presenti questa estate nelle sale". Per la sottosegretaria, "arrivare nella cinquina è già un grandissimo successo, considerando il confronto con titoli che avevano distributori fortissimi alle spalle. Incrociamo le dita per Io Capitano di Matteo Garrone".
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