Ferrara si prepara ad aprire lo
Spazio Antonioni. Entro l'estate è prevista l'inaugurazione del
nuovo museo dedicato al regista, dove esplorare le testimonianze
del suo lavoro conservate nell'Archivio Antonioni della città
estense e scoprire i molteplici nessi con l'opera di artisti,
registi, intellettuali che l'hanno ispirato o che continuano a
trarre nutrimento dal maestro. I due piani completamente
ridisegnati dell'ex Padiglione d'Arte Contemporanea di Palazzo
Massari ospiteranno una selezione dello straordinario fondo di
oggetti e documenti che il Comune ha acquisito a metà degli anni
Novanta direttamente da Michelangelo Antonioni e dalla vedova
Enrica Fico. L'archivio permette di addentrarsi nel suo cinema
e, più in generale, in tutta la sua attività, anche quella
critica, letteraria e artistica: film, manifesti, sceneggiature
originali, foto di scena, disegni e dipinti, la sua biblioteca e
la discoteca privata, i premi e l'epistolario intrattenuto con i
protagonisti della vita culturale del secolo scorso. Un
patrimonio che verrà arricchito da sequenze dei film del regista
ferrarese e dal coinfronto con opere visive che l'hanno
ispirato, a partire dal lavoro di maestri italiani come Morandi,
De Pisis e Burri.
Il racconto si sviluppa cronologicamente esplorando le
stagioni del cinema di Antonioni lungo tutto il secondo
Novecento, dal tramonto del neorealismo alla cosiddetta
"trilogia della modernità", dalle pellicole angloamericane
testimoni dell'esplosione della cultura pop e hippy al ritorno
alle origini e alla tradizione artistica italiana e ferrarese.
Per Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte,
"sarà luogo vivo della memoria di uno straordinario artista.
Ferrara è la città che determina una condizione poetica che
troviamo nelle opere di de Chirico, nelle città del silenzio di
d'Annunzio, nelle ambientazioni di Antonioni". L'idea dello
Spazio, spiega Enrica Fico, è quella di "creare un fulcro di
attrazione per bearci, nutrirci e impegnarci ad omaggiare la
bellezza, la conoscenza e l'ispirazione che ci dona la grande
Arte".
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