Ferrara avrà un nuovo museo
permanente: dall'1 giugno, infatti, aprirà lo Spazio Antonioni,
riportando alla luce parte dei 47 mila oggetti - tra documenti,
pellicole e molto altro - che il regista ferrarese Michelangelo
Antonioni ha devoluto alla sua città natale a metà degli anni
Novanta. Lo ha annunciato l'amministrazione comunale in
occasione della presentazione del Salone Internazionale del
Restauro, punto di riferimento in Italia e non solo per la
tutela e la conservazione dei beni culturali e ambientali, che
si terrà dal 15 al 17 maggio a Ferrara Expo.
Il nuovissimo museo propone al grande pubblico e agli
appassionati un viaggio nell'universo intellettuale e creativo
di uno dei padri della cinematografia moderna. Il progetto, a
cura di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque
Française, è stato sviluppato, su input di Vittorio Sgarbi e in
sinergia con la moglie del regista, Enrica Antonioni, dal
Servizio Musei d'Arte del Comune di Ferrara e dalla Fondazione
Ferrara Arte. L'idea portante è quella di creare un museo vivo,
un luogo di formazione e di scoperta, dove esplorare le
testimonianze del lavoro di Antonioni e approfondire i nessi con
l'opera di artisti, registi, intellettuali che l'hanno ispirato
o che continuano a trarre nutrimento dal maestro.
A sostegno del progetto si è costituito un comitato d'onore
al quale hanno aderito Gian Luca Farinelli, Thierry Frémaux, Wim
Wenders, Alfonso Cuarón, Jonas Carpignano, Walter Salles, Irène
Jacob, Sophie Marceau, Giorgio Tinazzi, oltre a Enrica Fico,
Dominique Païni e Vittorio Sgarbi. Il progetto sarà visibile in
anteprima la prossima settimana proprio al Salone del Restauro,
dove il Comune, per il terzo anno consecutivo, avrà un suo
spazio di approfondimento insieme alla Fondazione Ferrara Arte.
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