Liane, diciannove anni, è una ragazza del sud della Francia sempre allo specchio.
Sicuramente davanti a quello di casa, ma anche di fronte a quelli digitali che offrono social e webcam.
Ora, essendo una ragazza di estrazione popolare, non è proprio un diamante di prima qualità, raffinato, ma solo un Wild Diamond, un diamante grezzo, proprio come il titolo in concorso oggi al Festival di Cannes della debuttante Agathe Riedinger, chiamata a ragione da Fremaux la "nipotina dei fratelli Dardenne".
La ragazza vive con una madre poco affidabile e la sorella minore a Fréjus e così per sfuggire a un futuro troppo ristretto scommette tutto sul suo aspetto e sui reality. Ha fisico e carattere per farlo e poi un giorno, dopo aver fatto un casting piuttosto umiliante, una telefonata sconvolge la sua vita: viene chiamata per Miracle Island, il suo sogno di sempre.
Che fa Liane nel frattempo? Intanto ruba nei supermercati, cosa che le riesce molto bene e poi rivende agli amici, soprattutto profumi. Ha poi una storia con un meccanico di moto trial, ma non è l'amore la sua priorità, ha certamente più bisogno di successo e riscatto sociale.
Fisico massiccio, seno e labbra rifatte e spalle forse troppo larghe per fare l'indossatrice, Liane ha dalla sua già 50mila follower, grazie ai suoi molti post giornalieri in cui si mostra ancheggiando. Ora vorrebbe monetizzare tutti questi suoi fan, ma nessuno la vuole come testimonial. E così potenzia i suoi post su TikTok e non manca anche di immaginare una protesi ai glutei, ma è troppo costosa.
Discorso a parte merita Malou Khebizi, l'attrice straordinaria che interpreta Liane che, proprio come deve essere per un film sull'ossessione estetica, è presente in ogni inquadratura con il suo trucco pesante, vistoso e le sue unghie extralarge.
Va detto che i reality sono stati al centro delle riflessioni di Agathe Riedinger per anni, prima regista in concorso a scendere in campo sulla Croisette. Affascinata da questi programmi quotidiani e dai social network dei loro candidati, nel 2017 ha iniziato l'esplorazione di questo ambiente in J'attends Jupiter, cortometraggio che già mette in scena il personaggio di Liane con protagonista la stessa Malou Khebizi. E parlando di chi la paragona a Rosetta, film del 1999 dei fratelli Dardenne, per forza e fragilità, ha detto quest'ultima in un'intervista: "Sono orgogliosa e felice che questo parallelo sia stato colto. Mi identifico molto con questo personaggio della mia generazione anche se non sono lei".
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