Quanto è difficile essere gay sul
delta del Danubio. Trois kilomètres jusqu'à la fin du monde del
regista rumeno Emanuel Parvu, in concorso al Festival di Cannes,
racconta questo e lo fa con toni puntuali e moderati.
La sceneggiatura, scritta da Pârvu e Berescu, segue Adi (Ciprian
Chiujdea), diciassettenne proveniente da un villaggio isolato
nel Delta del Danubio.
Grazie ad alcuni sacrifici da parte dei suoi genitori il ragazzo
studia nella vicina città di Tulcea, ma l'amore incondizionato
che il ragazzo si aspetta da suo padre (Bogdan Dumitrache, uno
degli attori principali della Romania) e dalla madre (Laura
Vasiliu, vincitrice della Palma d'Oro per il film di Cristian
Mungiu 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni) viene subito a mancare
quando i genitori scoprono che il pestaggio a cui è stato
sottoposto è dovuto al fatto che il figlio è, a loro
insaputa, omosessuale.
"Il valore di una storia - ha detto il regista con alle spalle
una lunga carriera d'attore - sta nel modo in cui la racconti.
Ognuna ha la sua specificità: se è ambientata in un'altra parte
del mondo o se , ad esempio, si concentra su ebrei, persone
di colore, rom o comunità gay.
Nel mio film troviamo tutti personaggi che si comportano in
modo completamente inadeguato nei confronti di un ragazzo solo
perché omosessuale. Il fatto è che a un certo punto, ognuno di
noi potrebbe essere considerato parte di una minoranza"..
Il film è stato sostenuto dal Romanian National Film Center è
stato girato a settembre e ottobre sul Delta del Danubio.
Nel cast anche Ingrid Micu-Berescu, Valeriu Andriuţă e Adrian
Titieni.
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