/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Eileen, il fascino manipolatorio di Anne Hathaway

Eileen, il fascino manipolatorio di Anne Hathaway

Dal 30 maggio il thriller con Thomasin McKenzie

ROMA, 28 maggio 2024, 19:29

di Francesco Gallo

ANSACheck

>>>ANSA/ Eileen, il fascino manipolatorio di Anne Hathaway - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Una ragazza incredibilmente sola, che non ha mai avuto la possibilità di avere dei legami normali, né un amore sano. E questo ha fatto di lei quello che è e le fa poi fare quello che fa". Così Thomasin McKenzie introduce nel junket internazionale la sua Eileen Dunlop, protagonista dell'omonimo film di William Oldroydin arrivo nelle sale dal 30 maggio con Lucky Red dopo l'anteprima al Sundance e alla Festa di Roma. L'attrice, dopo Ultima notte a Soho, torna a interpretare una ragazza degli anni Sessanta, questa volta affiancata dall'attrice premio Oscar Anne Hathaway, in un thriller psicologico interamente incentrato sulle loro due performance. Dopo Lady Macbeth, William Oldroyd torna a dirigere un film a forte matrice femminile. Eileen è infatti un thriller psicologico con protagonista una ragazza che, nella Boston del 1960, conduce una vita grigia e priva di stimoli, alle prese con padre alcolizzato e con il lavoro in un riformatorio minorile. Repressa emotivamente e sessualmente, Eileen viene stravolta dall'arrivo della nuova psicologa del carcere, Rebecca (Anne Hathaway), che con la sua brillantezza ed eleganza sembra offrirle un modello femminile vincente. Una storia che sembra a un certo punto convergere verso un loro rapporto sentimentale ed erotico, ma che poi vira verso il noir, con un incalzante finale ricco di colpi di scena. "Mi piacciono le storie in cui il pubblico si chiede: fino a dove mi spingerei nel sostenere questo personaggio, fino a che punto starei con lei o con lui? Costringerlo a chiedersi cosa farebbe in una situazione del genere. - dichiara il regista - In Lady Macbeth questa cosa era molto chiara, in Eileen devo ammettere di essere stata con la protagonista fino alla fine. Perché nella situazione estrema in cui si trova, deve combattere per uscirne e quello che fa mi sembra l'unica via d'uscita". "Il film ti lancia una sfida morale che ti arresta addosso - gli fa eco la stessa McKenzie -. Mi ricorda un film che ho visto di recente, Memory con Jessica Chastain, un'opera che è rimasta dentro me per molto tempo. L'obiettivo di questi film è spingerti a farti delle domande. Eileen è in una posizione impossibile, è difficile dire cosa sarebbe stato giusto o sbagliato fare. A un certo punto, devi fare quello che devi fare per sopravvivere: lei è il risultato dell'ambiente nel quale è nata e cresciuta". "Quando leggo una sceneggiatura ho bisogno di personaggi complessi, che risultino essere una sfida per un'attrice che li deve interpretare - continua l'attrice -. Il ruolo di Eileen è stata un'opportunità per potere andare in fondo e scavare nella psiche di una persona come lei. Non mi interessa interpretare personaggi a una sola dimensione, quello di Eileen è pieno di sfaccettature. Poi c'è stato il lavoro di ricerca, mi interessava visitare le prigioni, parlare con gli psicologhi che lavorano lì, soprattutto perché in quel periodo stavo studiando psicologia all'università". Il film è tratto dall'omonimo romanzo del 2015 di Ottessa Moshfegh, che lo ha adattato per il cinema insieme al marito Luke Goebel.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza