(di Giovanni Franco)
E' stato uno scrittore, regista,
intellettuale, giornalista de L'Ora, tra i fondatori del Gruppo
63. Ha creato e guidato il Teatès di Palermo. Dal 1994 ha
diretto la collana di teatro della casa editrice Sellerio. E'
stato un punto di riferimento nazionale per più di una
generazione di attori e registi. Morì nel 2010 all'età di 73
anni. Oggi per ricordare Michele Perriera è stato realizzato il
documentario Il piano Segreto, diretto da Ruben Monterosso e
Federico Savonitto che debutterà il 12 giugno alle 18.45 al
Biografilm di Bologna, nella sala scorsese del Cinema Lumière.
"Un opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza
dell'eredità culturale del maestro siciliano, attraverso il
lavoro dei figli, Gianfranco e Giuditta, di quello di Emma Dante
e della Compagnia Genovese Beltramo, e la testimonianza
dell'amica e fotografa Letizia Battaglia, anche lei scomparsa
nel 2022", raccontano gli autori.
"Perriera fu, autore eretico e voce solitaria del teatro
italiano, che aveva
immaginato, già alla fine del Novecento, i segni di fragilità di
un mondo in continua decadenza. Alcuni decenni dopo, le sue
profezie sinistre offrono una chiave di lettura in grado di far
luce sul nostro presente", proseguono i registi.
Il documentario ripropone le riflessioni e i temi affrontati da
Perriera nei suoi testi: dal disequilibrio ambientale a quello
socio-economico. Il film riprende i l'evento messo in campo da
Giuditta e Gianfranco Perriera, insieme a ciò che è rimasto di
una vera comunità di attori, registi e autori, per ricordare la
scomparsa del loro padre. La fotografa Letizia Battaglia, che di
Perriera conservava foto e ricordi personali, interviene nel
film in una delle sue ultime partecipazioni. Sullo schermo
scorrono anche le immagini di un laboratorio di teatro che la
regista Emma Dante conduce negli spazi palermitani della
Vicaria.
A Torino, invece la compagnia Genovese Beltramo lavora alle
ultime prove
di Buon appetito, scritto dall'autore siciliano ambientata in un
futuro distopico infestato da farmaci e virus. "Più leggevamo i
testi di Perriera, più ci rendevamo conto che la sua opera,
prima nella scrittura e poi nella trasposizione teatrale, aveva
a che fare con mondi distopici molto simili al nostro presente",
spiegano i registi e osservano: "Fin dal principio
dell'ideazione del nostro film ci siamo resi conto che la strada
che avremmo voluto intraprendere sarebbe andata al di là del
tipico film biografico. Avevamo a disposizione moltimateriali
audio-visivi di archivio (uno degli spettacoli era stato girato
addirittura da GiuseppeTornatore), ma noi abbiamo preferito
basarci principalmente sulle immagini girate dal filmmaker
palermitano Pippo Zimmardi, che aveva saputo ritrarre Michele e
il suo teatro con grande gusto e vicinanza". Le musiche del
documentario sono di Giovanni Sollima e Pietro Palazzo. Lopera è
realizzata con il sostegno di Film commission Torino Piemonte -
Piemonte Doc Film Fund e da Sicilia Film commission.
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