"Avevo visto solo le foto, ma
essere qui, di persona, in questa piazza, è un'emozione
completamente diversa": l'emozione è quella di uno dei maggiori
registi contemporanei, Damien Chazelle, salito il 29 e 30 giugno
scorsi sul palco di Piazza Maggiore, a Bologna, per presentare
al festival Il Cinema Ritrovato il nuovo restauro del suo film
preferito: Les Parapluies de Chebourg, diretto nel 1964 da
Jacques Demy e interpretato da una diciannovenne Catherine
Deneuve, e il suo Babylon. Lo stesso palco dove sono sfilati
Darren Aronofsky per presentare Amadeus di Miloš Forman e Wim
Wenders e Alexander Payne per Sentieri selvaggi di John Ford.
Un festival che fino a ieri (ma la manifestazione prosegue
con i film di Marlene Dietrich al Cinema Lumière e i classici
restaurati in Piazza Maggiore fino al 7 luglio), ha raccolto
130mila presenze. La 38/a edizione è coincisa anche con la
consacrazione della nuova sala del Cinema Modernissimo, scrigno
sotterraneo finalmente dischiuso anche agli occhi del pubblico
internazionale, oltre 5.700 accreditati (700 in più rispetto
allo scorso anno) provenienti da 72 Paesi nel mondo. Al solo
Modernissimo, ci sono stati 12mila spettatori.
Il Cinema Ritrovato non è solo Piazza Maggiore e
Modernissimo: 8 sono state le sale coinvolte in città, 3 arene
all'aperto, la Galleria Modernissimo con le mostre Bar Luna di
Alice Rohwrwacher e Bologna fotografata, Piazzetta Pasolini, la
Bookfair in Biblioteca Renzo Renzi, dove si sono tuffati
tantissimi collezionisti. A dispetto di un meteo inusuale per un
giugno bolognese, che ha impedito il normale svolgimento di
alcune serate in Piazza Maggiore e in Piazzetta Pasolini, le
sale del Cinema Ritrovato sono state quasi sempre sold out.
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