Applausi e brividi ieri sera alla
22esima edizione dell'Ischia Film Festival per il premio a
Charlotte Rampling. Dopo la proiezione di "Juniper - Un
bicchiere di gin", film diretto da Matthew J. Saville presentato
in anteprima speciale alla rassegna ischitana, la 78enne attrice
britannica lanciata da Luchino Visconti ha ricevuto l'Ischia
Film Award da Michelangelo Messina, direttore del festival.
E proprio a proposito di Visconti Rampling ha rivelato un
episodio: "Nel 1969, nell'anno in cui abbiamo girato "La caduta
degli dei" a Cinecittà, Luchino Visconti mi invitò a venire qui
ad Ischia. Non venni e fu un'occasione mancata, ora mi sento in
pace perché ho colmato questa lacuna visitando la sua casa (la
Villa La Colombaia a Forio) ed avendo la possbilità di
accomiatarmi da lui visto che quello è anche il luogo in cui è
sepolto".
Parlando della sua esperienza nel nostro Paese ha aggiunto:
"Sono nata in Inghilterra dopo la seconda guerra mondiale, non
era un periodo facile; quando ho visitato per la prima volta
l'Italia, a 22 anni, è stato come entrare in un mondo magico ed
ho avuto la sensazione di entrare in un luogo dove la creatività
non avesse limiti". Quanto al cinema che ama guardare da
spettatrice c'è tanta Italia: "Amo i film di Roberto Rossellini,
De Sica, Bertolucci, la loro generazione era come un miracolo
per il mondo del cinema, sono sicura che anche oggi ci sono
registi altrettanto validi ma quello è stato davvero l'apice per
il cinema".
Sul ruolo interpretato nel film presentato ieri sera infine
ha detto: "Ruth è un personaggio meraviglioso, che in parte mi
riflette; una donna che va in guerra come reporter e che ha
vissuto sul campo di battaglia. La vediamo nel momento più
fragile, quando incontra la sua famiglia: una donna tosta, che
beve come un uomo e sa che morirà presto, che decide di fare i
conti con se stessa per provare a cambiare e relazionarsi in
maniera diversa con le persone a cui ha dato la vita".
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