Madame Luna inizia esattamente
dove finisce Io Capitano di Matteo Garrone, vale a dire quando i
migranti finalmente approdati a terra entrano nella macchina
imperfetta dell'accoglienza italiana. Firmato da Daniel
Espinosa, regista svedese di origini cilene, il film passato al
Taormina Film Festival e in sala da oggi, 18 luglio, con
Europictures è ispirato a fatti realmente accaduti.
Di scena la storia di Almaz (Meninet Abraha Teferi), una donna
eritrea spietata trafficante di esseri umani, nota con il nome
di Madame Luna che alla caduta del regime libico è costretta a
fuggire e ad intraprendere anche lei il viaggio della speranza
attraverso il Mediterraneo, confondendosi tra i migranti.
Sbarcata in Calabria, Almaz, a cui non manca certo spirito,
inizia a collaborare facendo da interprete con un'organizzazione
criminale di capolarato che specula illegalmente sul sistema
dell'accoglienza.
Lentamente la donna diventa potente in questa organizzazione
criminale, ma l'incontro con la giovane connazionale Eli (Hilyam
Weldemichael) la costringerà a mettersi in discussione e forse
anche tardivamente a redimersi.
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