/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Al Festival dei Popoli omaggio alla regista Judit Elek

Al Festival dei Popoli omaggio alla regista Judit Elek

Sarà a Firenze per proiezione suoi film sulla vita in Ungheria

FIRENZE, 22 luglio 2024, 15:31

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci sarà anche un omaggio alla regista ungherese Judit Elek nell'ambito della 65/a edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà a Firenze dal 2 al 10 novembre.
    È la prima retrospettiva in Italia dedicata ad Elek, si spiega in una nota, e l'iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Festival dei Popoli e Calliope Arts Foundation sul progetto triennale 'Women trailblazers in documentary cinema', volto alla riscoperta di registe il cui lavoro sia stato sottovalutato o dimenticato nel corso degli anni. Judit Elek sarà a Firenze per incontrare il pubblico nel corso di una masterclass e per presentare i suoi film, pellicole che hanno raccontato il suo Paese nella seconda metà del '900, dall'Olocausto alla guerra fredda, dalla vita durante il regime sovietico al Sessantotto.
    "Sono diventata regista per poter raccontare quello che vedo intorno a me - spiega la regista, oggi 87enne -, quello che ho vissuto, quello che hanno vissuto i vecchi in questo piccolo paese in cui sembra sempre esserci un potere diverso da quello che la gente vorrebbe, idealmente giusto e buono, ma lo sopporta perché crede che ciò sia in qualche modo inevitabile. E io, come un Don Chisciotte al femminile, mi oppongo ai mulini a vento, non mi arrendo, e spero di morire così". "E c'è poi un'altra motivazione - aggiunge - il fatto che dopo 60 anni di lavoro mi rendo conto che il mio film più vecchio è ancora vivo e ha un impatto sulle persone, se hanno l'opportunità di vederlo".
    L'omaggio alla regista rientra in un più ampio percorso di sostegno da parte di Calliope Arts al Festival dei Popoli che presenterà nel corso delle prossime edizioni omaggi e focus dedicati a cineaste trascurate dalla storiografia dell'arte cinematografica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza