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In concorso a Venezia un poker tutto eros

In concorso a Venezia un poker tutto eros

Da 'Diva Futura' a 'Queer' fino a 'Babygirl' e 'Love'

ROMA, 23 agosto 2024, 14:35

Redazione ANSA

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Da Diva Futura a Queer fino a Love e Babygirl, questo il poker declinato all'erotismo nella 81/ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto - 7 settembre). Ce n'è per tutti i gusti, dalla nascita dell'industria del porno in Italia all'analisi di come sono cambiati i comportamenti sessuali, dai rapporti sadomaso fino a quel Queer di Luca Guadagnino che dà voce al romanzo scandalo di William Burroughs. Intanto Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt è la storia dell'omonima agenzia di casting e produzione di Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto).
    Siamo negli anni '80/'90 e Schicchi con la sua agenzia fa una piccola rivoluzione della cultura di massa nel segno dell'amore libero. Sotto la sua guida Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger diventano icone pop del mondo del porno e, soprattutto, entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle tv private.
    In Babygirl, thriller erotico della regista Halina Reijn, "Nicole Kidman è Romy, una manager insoddisfatta che cerca conforto in un rapporto sadomaso con Harris Dickinson".
    Love di Dag Johan Haugerud è "il terzo film di una trilogia sull'analisi dei comportamenti sessuali in contrasto con le norme sociali e che si interroga sulle disparità delle donne rispetto agli uomini". Il regista mette in scena due operatori sanitari: Marianne, un medico sulla quarantina che non desidera una relazione stabile e Tor, un infermiere aperto e libertino che condivide con lei una visione libera e non convenzionale delle relazioni sentimentali e sessuali: incontri brevi, passionali, non impegnativi.
    Queer di Luca Guadagnino, tratto dal romanzo omonimo di William Burroughs, è anche il sogno che si avvera del regista siciliano.
    Siamo nel 1950 a Città del Messico e Lee (Daniel Craig) è un americano espatriato e droga addicted che passa le sue giornate quasi del tutto da solo. L'incontro con Eugene Allerton, militare della Marina in congedo con la stessa dipendenza, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. Il tutto girato a Cinecittà e con qualche escursione in Sicilia.
   

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