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I ragazzi al film su giudice Terranova, 'Corleone è cambiata'

I ragazzi al film su giudice Terranova, 'Corleone è cambiata'

L'anteprima dell'opera del regista Scimeca con gli studenti

CORLEONE, 26 settembre 2024, 15:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La sala del cinema Martorana era già piena di prima mattina. I ragazzi delle scuole superiori erano venuti per vedere l'anteprima del film "Il giudice e il boss" su Cesare Terranova e Lenin Mancuso e per dare una testimonianza convinta: "Corleone sta cambiando, è già cambiata". Lo hanno ripetuto durante un confronto lungo, emozionante e partecipato con il regista Pasquale Scimeca e con il cast del film.
    La mafia c'è ancora, è il giudizio di tanti, ma ha cambiato pelle. "Non spara perché si dedica alla politica, all'economia e agli appalti" dice Alessandra per la quale la mafia "resta un problema attuale". Per questo una parte importante va assegnata alla memoria: "Non bisogna dimenticare che, oltre a Falcone e Borsellino, ci sono stati Pio La Torre, lo stesso Cesare Terranova e una lista lunga di persone che hanno pagato con la vita il loro impegno contro la mafia".
    Tante le domande al regista e agli attori. A Claudio Castrogiovanni, che nel film interpreta la figura di Luciano Liggio, è stato chiesto come abbia potuto calarsi nella parte del boss, cioè del "cattivo" e del grande nemico di Terranova.
    Castrogiovanni ha ammesso che è stata un'esperienza "faticosa" e che ha preparato con impegno la sua interpretazione: ha scavato nella figura di Liggio leggendo 17 libri dai quali ha ricavato tutte le informazioni utili sul profilo del boss.
    Nel confronto tra il bene e il male, che il film ripropone in tanti passaggi, c'è posto anche per Lenin Mancuso (il figlio Carmine era in sala), il più stretto collaboratore di Terranova.
    A lui, ha annunciato il sindaco Walter Ra, sarà intestata una via di Corleone. Si ripeterà in sostanza la stessa operazione simbolica che ha cambiato da via Scorsone a via Terranova il nome della strada in cui abita la famiglia di Totò Riina.
    Il sindaco ha spiegato il senso della proposta: "A Corleone non si torna indietro. "È venuto il tempo di dedicare una strada a Lenin Mancuso".
   

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