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Pesce e Chichiarelli 'supereroi' della vita quotidiana

Pesce e Chichiarelli 'supereroi' della vita quotidiana

Alla Festa del cinema di Roma il film di Stefano Chiantini

ROMA, 25 ottobre 2024, 18:57

di Francesca Pierleoni

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una storia che "si sedimenta piano piano, la voglia era di raccontare un amore tra un padre e una figlia che compiono ognuno a proprio modo una di quelle rinunce che spesso l'amore si porta dietro, una rinuncia bella e dolorosa. Volevo raccontare i supereroi della vita quotidiana, nelle difficoltà che si trovano ogni giorno davanti". Parola di Stefano Chiantini, regista abituato ad esplorare le sfide emotive di personaggi dalle vite difficili, che in Supereroi, al debutto alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, entra fra i segreti e i nuovi inizi di una famiglia divisa. La storia è incentrata su Jenny (Sara Silvestro), giovane promessa del nuoto, e il padre camionista, Alvaro (Edoardo Pesce) con il quale la ragazza ha un rapporto difficile, da quando l'uomo è andato via di casa dopo 15 anni, lasciando lei e la madre Margherita (Chichiarelli). Tutto cambia quando Alvaro viene improvvisamente colpito da un grave malore che lo lascia con la necessità di mesi di riabilitazione e di assistenza di un badante. Jenny, preoccupata per il padre decide, di mettere in pausa la sua vita per prendersi cura di lui. Per la protagonista è un periodo di crisi e di scoperte, nel quale mette in discussione tutte le sue certezze. "Il ruolo mi ha dato la possibilità di esplorare una parte di me. Non ho figli, e fare il papà per quel mese una bella esperienza, che può finire lì - spiega sorridendo Pesce -. È la prima volta poi che interpreto un padre con una disabilità. Un uomo semplice, un ex nuotatore, passione che ha in comune con la figlia. All'inizio del film i personaggi ascoltano Apnea di Emma (che era stata protagonista di un altro film di Chiantini, Il ritorno, ndr) ed è una scelta molto azzeccata, questi personaggi all'inizio sono un po' in apnea". Si percepisce come sia tra Alvaro e Margherita, sia da parte di entrambi nei confronti della figlia, "ci sia un grande amore - dice Chichiarelli -. Un sentimento che emerge forte grazie a un evento traumatico.
    Questa ex coppia ha un passato che li ha visto uniti e complici.
    È stato interessante esplorare questo tipo di amore, soprattutto attraverso i piccoli sguardi, i gesti". È "un mondo di amore di persone che non comunicano tra di loro, abituate a vivere sull'urgenza, a dare priorità a ciò che è essenziale". Lo spettatore "si può immedesimare - aggiunge Pesce -. Ci sono dinamiche che appartengono a molte famiglie, come quella di non riuscire a dire alcune cose". Per Sara Silvestro questo film è stata "un'esperienza meravigliosa, perché ho potuto unire le mie più grandi passioni.
    Sono un'ex agonista di nuoto, sport che ho fatto per 12 anni.
    Non pensavo arrivasse questa possibilità al mio esordio nel cinema. Ringrazio Stefano per aver avuto fiducia in me e avermi affidato un ruolo così tanto desiderato. Poi avevo a fianco due attori straordinari con cui si è creato un rapporto autentico".
   
   

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