ANNA PAOLA LO PRESTI E GIANLUCA MARZIANI, OBIC, L'IDEA O VISIONE DEL CIBO PRENDENDO SUL SERIO L'ANIMA (Carlo Cambi Editore, pp.476, 80 Euro). Un tema popolare, come quello del cibo, utilizzato come chiave per osservare le opere d'arte e scoprire i retroscena degli artisti. È da questa idea che nasce "OBIC - L'idea o visione del cibo prendendo sul serio l'anima", il libro ideato dall'architetto e foodmaker Anna Paola Lo Presti e realizzato con il critico e curatore d'arte Gianluca Marziani per Carlo Cambi Editore, che mette a confronto piatti tradizionali della cucina italiana con le opere di cinquanta artisti per lo più contemporanei: da Alberto Burri a Alighiero Boetti, da Fabio Quaranta a Paolo Ulian, includendo l'arte povera, la pittura, il design, la moda, la street art. "Abbiamo voluto immaginare un dialogo tra cibo e arte visiva che prendesse vita in maniera filologica e non didascalica", ha detto Marziani. Sulle pagine del libro, le opere d'arte vengono riproposte attraverso piatti che dal punto di vista estetico, delle forme, della materia e dell'espressione, richiamano le opere stesse.
Su una pagina compare l'opera "Sperlonga" di Afro Basaldella e, su quella accanto, la lingua in umido; da un lato le colate di colore di Ian Davenport e dall'altro un gelato alla crema; il deterioramento della materia in Burri a sinistra e il gorgonzola con le sue muffe a destra.
"Ho creato composizioni di ingredienti primari per rendere i piatti opere visive che potessero rispecchiare il pensiero di ogni artista", ha detto Anna Paola Lo Presti. Di qui la scelta del titolo: "OBIC", che allo specchio si legge "CIBO". "Ci siamo scostati dall'idea di cibo come elemento fashion, dalla ricerca di stranezza a tutti i costi - ha spiegato Gianluca Marziani - e abbiamo lavorato sul legame simbiotico tra gli archetipi della nostra cucina, come il pane, la pasta, il sugo, il gelato, con gli archetipi dell'arte intesa come ricerca sull'immagine".
OBIC è anche un progetto espositivo itinerante, la cui prima tappa è in programma dal 3 dicembre al 12 febbraio a Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto, diretto dallo stesso Marziani: un viaggio semantico attraverso la composizione, lo stile, la luce. "Elementi dell'arte che contaminano il cibo, su strade di lettura e di percezione inesplorate
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