La storia di Maria Callas si tinge di nuovi colori nel graphic novel 'Sempre libera' di Lorenza Natarella, uscita per BAO Publishing. A quarant'anni dalla morte del soprano più celebre e iconico di sempre, l'illustratrice abruzzese che aveva esordito nel 2013 con l'autobiografico 'La Citìla' (Topipittori) racconta all'ANSA la genesi di questo libro: "Mi sono innamorata di lei leggendo la sua biografia scritta da Camilla Cederna. L'intenzione non era quella di pubblicare in occasione dell'anniversario, anzi stavo preparando un progetto per un'altra casa editrice". Con tocchi umoristici e un racconto che abbraccia tutta la vita della Callas, il libro si propone come una visione fresca su una leggenda, lontana dalla agiografie e non priva di licenze poetiche: "C'è una visione della Callas intoccabile e religiosa: volevo sporcarla un po'". Non si tratta di un trattamento irrispettoso, piuttosto uno sguardo spesso ironico sullo stesso culto della Callas: così, Natarella gioca con miti come quello per cui la cantante avrebbe ingerito una tenia per dimagrire, o apre scorci umoristici nelle sue relazioni personali, specie quella con Aristotele Onassis. Sono invece appena sfiorati gli aneddoti più conosciuti, e così il disegno essenziale e stilizzato del libro, contraddistinto da una bicromia nera e rosa, conduce a una lettura più intima del personaggio, ricostruita tramite lo studio di diverse fonti, tra cui molti articoli dell'epoca. Del resto le figure secondarie spiccano, come la madre Evangelia ("Cattivissima, mi sono divertita molto a scriverla", racconta l'autrice), o il regista Luchino Visconti: "Ci tenevo a raccontare una storia divertente: la sua fu una storia tragica, ma per i greci ogni tragedia è una scusa per una catarsi, ha qualcosa di tragicomico, e in questo la Callas era davvero greca". Toccando registri diversi, senza dimenticare episodi più tristi della vita della cantante e cominciando proprio dagli anni del crepuscolo, il libro si pone anche l'obiettivo di mostrare un'icona non solo artistica ma a suo modo sociale: "Maria Callas è stata la Britney Spears dei suoi tempi - dice Natarella - Era sulla bocca di tutti, sulle prime pagine dei giornali di gossip, ed è stata una delle prime figure femminili ad approfittare di questa fama in modo non celato, non se ne vergognava, si divertita e alla fine è stata distrutta, demolita dalla stampa. Il mio racconta inizia dal declino perché più di una carriera sfolgorante, volevo raccontare la storia di una donna". 'Sempre libera' sarà presentato ufficialmente il 13 settembre alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano, dove per un mese sarà allestita una mostra con le tavole del libro.
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