"Ci sono delle volte che leggi un
certo romanzo di un certo scrittore e può darsi che ci rivedi
qualcosa di te, ma è sempre bello da leggere a prescindere;
però, personalmente, con Fante, a causa della sua "italianità",
riesco a identificarmi molto di più, per via del mio retaggio
familiare". Parole in anteprima all'Ansa dell'attore e regista
italo americano Joe Mantegna che sarà uno degli ospiti illustri
del Premio John Fante in onore del grande scrittorie
'americo-abruzzese' che si terrà a Torricella Peligna dal 21 al
23 agosto.
Edizione numero15 del festival che celebra uno degli scrittori
cult della letteratura americana e la presenza di Mantegna - in
video causa covid - rafforza la lettura di un Fante assoluto
protagonista della cultura degli emigrati italiani, lui figlio
di immigrato abruzzese. Mantegna è stato 'John Fante': ossia
Arturo Bandini nel cast del film Aspetta primavera, Bandini
prodotto da Francis Ford Coppola, assieme a Ornella Muti e Faye
Dunaway. Così come La Confraternita dell'Uva è, nel quadro che
Fante fa del padre muratore e scalpellino maiellino, un altro
assoluto ritratto dal vero della cultura abruzzese del 900.
Pochi scrittori hanno infatti saputo radiografare l'intima
mentalità del proletariato abruzzese industrioso e caparbio,
rozzo e volitivo, generoso e vitale. Mantegna, raggiunto
telefonicamente oltre oceano, rende così un grande omaggio a
Fante, facendolo a paradigma di quel grande affresco che è stata
l'emigrazione italiana in America: forse solo un altro grande
della letteratura come Mempo Giardinelli in Argentina con la sua
magnifica saga Il Sant'Uffizio della memoria, è riuscito a
narrare l'anima degli abruzzesi delle montagne strappati dalla
loro casa.
Non solo Mantegna tra gli ospiti di questa edizione: Alessio
Romano interverrà in un incontro dedicato ai 100 anni della
nascita di Bukowski.
Sarà inoltre presentato il volume dedicato a Fante Dalla parte
di John Fante. Scritti e testimonianze a cura di Giovanna Di
Lello e Toni Ricciardi, edito da Carocci. Pubblicato nell'ambito
del John Fante Festival "Il dio di mio padre", in occasione
della XV edizione, il libro è diviso in quattro parti: Voci di
famiglia, con i testi di Victoria Fante, Jim Fante e Dan Fante;
L'opera di Fante, con i testi di Francesco Durante, Antonio
Buonanno, Fred Gardaphé, Giuliana Muscio, Lia Giancristofaro e
Giovanna Di Lello; Omaggi a Fante con i testi di Vinicio
Capossela, Frank Spotnitz, Giancarlo De Cataldo, Marco Vichi,
Gaetano Cappelli, Simona Baldelli, Alessio Romano; Voci dal vivo
con i testi di Gianni Vattimo e Sandro Veronesi.
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