"Il giallo di una vita spezzata", di
Maria Pia Paravia (Graus Edizioni), è un ricostruire i
sentimenti di una donna raccontati da un'altra donna. Maria Pia
Paravia tratteggia, dopo una ricerca storiografica durata due
anni e mezzo, le emozioni della giovane Claretta Petacci e il
rapporto con Benito Mussolini fino alle loro ultime ore di vita
il 28 aprile 1945.
Nel testo sono riportati anche importanti documenti sui diari
della donna. Secondo la scrittrice quelli che sostiene essere
autentici e che lei ha letto, giunsero a Roma tramite il
capitano dei Carabinieri Vincenzo Ceglia. La Paravia ritiene che
siano falsi i diari della Petacci conservati presso l'Archivio
centrale dello Stato.
Nel libro si parla anche della morte dell'amante del dittatore,
proponendo una 'nuova verità': "Lungo il lago di Como l'auto dei
Petacci - non dunque insieme al Duce - viene fermata a un posto
di blocco: il fratello Marcello si presenta come un diplomatico
spagnolo, ma non viene creduto. I partigiani anzi riconoscono
Claretta e la scaraventano fuori dall'auto. Si compie allora il
massacro, con la violenza, le sevizie e poi l'uccisione".
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