(di Patrizio Nissirio)
ALESSANDRO CARLINI - GLI SCIACALLI
(NEWTON COMPTON, pp. 384, 9,90 euro) - A Ferrara la Guerra è
finita da poco, ma la morte ancora serpeggia nelle sue strade,
in quel 1945: arriva implacabile a bordo di una 1100 nera, i cui
occupanti colpiscono persone che avevano sostenuto il regime
fascista, o ne avevano tratto benefici. E su questa serie
interminabile di omicidi dal profumo di vendetta di ex
partigiani indaga il sostituto procuratore Aldo Marano,
antifascista, ma anche uomo di legge che non sopporta la
giustizia sommaria. E la sua indagine riserverà non poche
sorprese.
Nel suo nuovo romanzo Gli Sciacalli, Alessandro Carlini,
giornalista e già autore dell'eccellente romanzo storico
Partigiano in camicia nera (2017, vincitore del Premio città di
Como e del Premio Carver), riaccende le luci su una pagina di
storia della sua Ferrara, narrando in forma di un coinvolgente
noir una vicenda vera. Lavorando negli archivi cittadini, ma
anche a Brescia e a Roma, l'autore si è avventurato tra verbali
e testimonianze delle oscure vicende del dopoguerra - quella
1100 è davvero esistita, così come i killer che la usavano - e
ha studiato la vicenda professionale del magistrato Antonio
Buono, che su quei delitti e su molti altri indagò, su cui ha
costruito il personaggio di Aldo Marano. Nella sua ricerca,
Carlini ha potuto anche leggere un memoriale inedito del
giudice, messo a disposizione dalla figlia, Rosa Buono.
E come in Partigiano in camicia nera, dalla Storia -
soprattutto dalle sue ambiguità, dalle ombre che spesso
avvolgono vincitori e vinti - ha creato un romanzo dai toni
cupi, con personaggi tormentati e un'atmosfera a tratti
opprimente, come il caldo ferrarese in piena estate. La città
ferita dal conflitto e dalle violenze nazifasciste e la suspense
della vicenda criminale riportano il lettore in una storia più
ampia: quella dell'intera Italia, in quel tempo caotico di
speranze distrutte, di criminali che la fecero franca, di
personaggi che lavorarono senza sosta per far nascere un paese
democratico, con alterne fortune.
Marano, vittima anche lui di non pochi fantasmi e di una vita
personale malinconica, con il ricordo di amici persi durante la
Resistenza, porta avanti la sua battaglia praticamente solitaria
con l'unica stella polare della legge da far rispettare. E come
molti magistrati di ieri e di oggi, scoprirà che in Italia
niente è mai quel che sembra, e che trame oscure accolgono
sempre chi scava sotto una superficie all'apparenza semplice.
Con Gli Sciacalli, Carlini si conferma un protagonista del
romanzo storico italiano, basandolo - come dovrebbe sempre
essere - su un solido lavoro di ricerca, ma anche sulla rara
capacità di trasferire gli accadimenti nella forma di un romanzo
avvincente. Davvero 'Un grande giallo italiano', come recita il
sottotitolo.
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