(dell'inviata Mauretta Capuano)
Capace di scardinare tabù e
toccare i lettori di ogni età sui temi del femminismo, della
cultura del patriarcato e dei diritti delle donne, la scrittrice
irlandese Louise O' Neill, tra le autrici più attese in presenza
del Festivaletteratura, dice senza mezzi termini che la "vera
pandemia è la cultura dello stupro, la violenza contro le donne
sessuale e domestica". A Mantova con il suo ultimo libro uscito
in Italia, 'Il silenzio dell'acqua' (Il Castoro) in cui ha
riscritto la fiaba de La Sirenetta di Hans Christian Andersen,
sovvertendo gli stereotipi e trasformando le sofferenze della
protagonista in un racconto di presa di coscienza femminista, la
O'Neill spiega quanto sia importante per lei che si continui a
usare la parola femminismo, con tutte le sue evoluzioni e
l'importanza dell'inclusività.
"E' stata la lettura de 'Il racconto dell'ancella' di
Margaret Atwood a rendermi femminista. Fu una mia insegnante a
mettermi in mano questo libro quando avevo 15 anni e lo ho
divorato. Ho percepito che il mondo era cambiato, c'era stato
uno stravolgimento. Non sarei la scrittrice che sono oggi se non
lo avessi letto" racconta. "E adesso l'enorme preoccupazione è
che ci sono un miliardo di donne a livello mondiale che hanno
vissuto e subito una qualche forma di violenza. E' una
preoccupazione enorme. Abbiamo passato un anno e mezzo terribile
e credo che questo lascerà un impatto, una scia molto lunga a
livello di salute mentale. Tutti avremmo bisogno di molto tempo
per elaborare quello che abbiamo vissuto in questo periodo. Nel
primo lockdown avevo difficoltà a mettermi a leggere e scrivere.
La tecnologia ci ha aiutato molto, ma siamo stanchi di contatti
via zoom. Tendiamo a dimenticare quando sia importante ricevere
energia e la risposta del pubblico" spiega la scrittrice che è
appena arrivata a Mantova da Berlino dove ha partecipato a un
altro festival e ha preso per la prima volta l'aereo.
Considerata dal Guardian "la migliore scrittrice crossover
vivente", la O'Neill sottolinea che questo è stato un periodo
"difficilissimo per i giovani. Certi riti di passaggio che sono
scontati sono venuti a mancare. Mi piace comunque pensare che i
giovani siano resilienti e anche impegnati socialmente,
appassionati politicamente e ben informati per essere
consapevoli in tempo dei primi segni di depressione o ansia che
potrebbero insorgere. Penso che per tutti ci sia questo
pericolo. C'è stata una crescita esponenziale di problemi
mentali a causa della paura che si è creata intorno al covid.
Spero che i giovani potranno attivare delle reti di sostegno. Ci
vorrà tempo per elaborare questo dramma collettivo" afferma
O'Neill che ha esordito nel 2016 con la distopia femminista
'Solo per sempre tua' con un grande successo di critica anche in
Italia. E' poi autrice di 'Te la sei cercata', che ha acceso un
importante dibattito in Irlanda sul tema dello stupro. "Avevo
sentito parlare di cultura dello stupro tante volte ma non
capivo cosa significasse. Poi sono rimasta colpita da un caso,
che ha ispirato 'Te la sei cercata', in una piccola città
dell'America dove un gruppo di ragazzi della squadra di calcio
locale aveva stuprato una coetanea che si era addormentata alla
loro festa. La copertura mediatica era stata enorme ma la
preoccupazione era per il futuro dei ragazzi non per quello
della vittima. Ecco, questa è la cultura dello stupro" afferma
la O'Neill che vive con il suo partner e non ha figli.
Ne 'Il silenzio dell'acqua' ha riscritto 'La Sirenetta'
partendo dalla considerazione che "questa giovane donna rinuncia
alla propria voce e fa una specie di automutilazione pur di
rendersi attraente per l'uomo della sua vita. Mi sono
riconosciuta un po' in questo, pensando ai problemi alimentari
che ho avuto da ragazza e che riguardano molte donne giovani. La
pozione preparata dalla Strega del Male fa sì che la coda della
Sirenetta diventi gambe. Questo viene raccontato nella fiaba
originale come se si trattasse di una mutilazione perché alla
sirenetta sanguinano i monconi e nonostante tutto lei balla per
farsi vedere bella agli occhi dell'amato principe. Penso questo
si possa associare alle conseguenze dei disturbi di tipo
anoressico in cui c'è una componente indubbiamente di
autolesionismo. In parte si tratta di un tentativo di farsi
belle secondo un certo canone di bellezza. Pure io inflissi
dolore al mio corpo per cercare di essere all'altezza di un
certo tipo di bellezza" spiega e annuncia all'ANSA che sta
lavorando a un nuovo libro, 'Idolo', basato sulla fitness guru
d'invenzione Samantha Miller che uscirà a maggio in Irlanda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA