Due nuove riviste letterarie su carta
per 'volare' oltre l'incubo Covid nell'era dell'immateriale e
della distanza sociale, dello streaming e dei book influencer.
Guardano a questo orizzonte Samuele Editore con 'Laboratori
critici' e Feltrinelli con 'Sotto il Vulcano - Idee, narrazioni,
immaginari'. In un tempo agitato e complesso come quello
attuale, propongono quindi una funzione primaria della
letteratura nell'acquisizione di consapevolezza da parte
dell'individuo. "La letteratura non può fare altro che
testimoniare la trasformazione per lasciarci sprofondare
consapevolmente nel bene o nel male della realtà", ha dichiarato
Emanuele Trevi, scrittore e ultimo vincitore del Premio Strega,
che presenta un suo contributo proprio in 'Laboratori critici',
rivista semestrale che, fin dall'editoriale dell'autore Matteo
Bianchi, mira con brevi saggi, poesie, reportage, memoir e
interviste contenute nel numero zero dal titolo 'Le risorse del
silenzio', a ripercorrere il sentiero tracciato da tre grandi
figure, lo scrittore e fotografo Hervé Guibert, Franco Battiato
e Pier Paolo Pasolini, di cui a marzo ricorre il centenario
della nascita. "Gli intellettuali che non concepiscono soltanto
opere di rilievo, ma di cui la vita stessa è un'opera, negli
altri provocano una risposta profonda quanto angosciosa.
Pasolini era tra chi non andava a dormire. Dopo aver cenato con
Moravia e la Morante passava dall'altra parte, dove il sesso si
comprava, circolavano droga e anime nere come i membri delle Br
o della banda della Magliana. Fu una figura precoce", ha
spiegato Trevi. Oltre alla sua firma quelle di Steven Toussaint,
Giancarlo Pontiggia e Maria Borio. Mentre 'Sotto il Vulcano',
diretto da Marino Sinibaldi, già direttore di Rai Radio3 e
attuale presidente del Centro per il libro e la lettura, si
compone di 10 numeri, ognuno con un curatore diverso per la
parte monografica. Il primo si intitola 'Cronache dal mondo
nuovo' ed è curato dalla scrittrice pluripremiata Helena
Janeczek e illustrato da Alessandro Martorelli (Martoz). Tra i
contributi quelli di Marco Balzano, Javier Cercas, Chiara
Valerio e Colum McCann. La rivista trimestrale prende il nome
dal romanzo cult di Malcolm Lowry: "La scommessa - si legge
nella presentazione - è che da un trauma come quello che stiamo
vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove".
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